La beffa pensioni, altri contributi o si perde l'assegno

Non bastavano esodati e ricongiunzioni. Fra le molte questioni aperte dalla riforma Fornero di cui dovrà occuparsi il prossimo governo c'è anche quella dei cosiddetti «silenti», cioè quei lavoratori che non raggiungono il minimo di contributi per la pensione di vecchiaia (prima erano 15 anni adesso sono 20) e che per questo perdono tutto quanto hanno versato all'Inps. La questione, che riguarda diversi milioni di persone (non esiste una cifra ufficiale), è stata per la verità sollevata già da molti anni dal Partito radicale. La riforma Fornero ha solo aggiunto un ulteriore tassello, come ha ricordato Italia Oggi con un'intervista al direttore generale dell'Inps, Mauro Nori. Per vedere di che cosa si tratta bisogna risalire al 1992. La riforma Amato aumentò il requisito da 15 a 20 anni, salvando però coloro che lo avevano già maturato. Costoro avrebbero solo dovuto aspettare di raggiungere l'età anagrafica richiesta e poi sarebbero andati in pensione di vecchiaia grazie ai 15 anni di contributi versati prima del '92. Una salvaguardia confermata da tutte le successive riforme, ma non dalla Fornero. Una circolare Inps ha quindi chiarito che ora, per la pensione di vecchiaia, servono in ogni caso 20 anni di contributi. Questo significa che decine di migliaia di persone (60-70 mila, dicono i tecnici), in gran parte donne, hanno scoperto, 20 anni dopo il 1992, che dovrebbero aggiungere fino a 5 anni di contributi. Dovrebbero cioè fare la contribuzione volontaria, ma si tratta spesso di anziani che non lavorano più e che non hanno i soldi per provvedere. E rischiano così di finire tra i silenti, cioè quelli che non avranno la pensione pur avendo versato contributi. Uno stock che, secondo alcune stime, è di 7-8 milioni e ai quali, secondo i radicali, sarebbe giusto restituire quanto versato. Più realisticamente, dice Giuliano Cazzola (lista Monti), vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera, «il governo, questo governo, deve dire all'Inps di correggere la circolare, mantenendo la salvaguardia dei 15 anni versati prima del '92». Ma pare che la Ragioneria generale dello Stato sia contraria.
© 2013 Corriere della Sera. Tutti i diritti riservati
SU