I beautiful orfani di Rutelli e Veltroni alla prova della fame (con Bonino)

Sono tempi duri per i beautiful. Con Francesco Rutelli finivano direttamente in lista. Con Walter Veltroni, se non finivano in lista, dovevano al massimo presenziare a una festa, a un concerto, a una partita, a una proiezione, a una serata con la porchetta all`Auditorium. Con Emma Bonino il beautiful è sottoposto a dura, durissima prova - sciopero della fame e nemmeno una poltrona all'orizzonte. Senza lamenti né mugugni, dunque, i beautiful si accodano e si affamano (per solidarietà) mentre Bonino si affama e si asseta: Mariangela Melato è in sciopero della fame. Edoardo Bennato è in sciopero della fame. Marco Bellocchio è in sciopero della fame. Chicca Monicelli, Angela Missoni, Barbara Alberti, Paolo Virzi, Fiorella Mannaia, Riccardo Tozzi, Alessandro Haber e Alessandro Cecchi Paone sono in sciopero della fame. Persino il generale dell'aeronautica Cesare Cerri è in sciopero della fame. Almeno trenta tra registi, scrittori, medici, scenografi e architetti sono in sciopero della fame, ovviamente per libera scelta ma altrettanto ovviamente perché qualsiasi altra iniziativa dì appoggio, nel momento gramo per la democrazia, rischierebbe di sfigurare di fronte all`impegno purissimo e serissimo della candidata Bonino - per non parlare di una cosiddetta "veltronata" (iniziativa festosa di veltroniana memoria). Tutti senza cibo, allora, i beautiful sottoscrivono un appello internettiano per sostenere "l'azione non violenta della candidata alla presidenza della regione Lazio", per appoggiare "la sua battaglia di legalità" e chiedere che le istituzioni "si attivino immediatamente", "vista la sistematica violazione dei regolamenti di raccolta e convalida delle firme a sostegno delle liste elettorali".
Già si capiva l`andazzo, comunque - poche ciance, pochi bagordi, se vuoi impegnarti impegnati come tutti gli altri - dal le prime sortite elettorali boniniane. Si richiede "fantasia", diceva infatti Emma agli aspiranti sostenitori, famosi e non (fantasia può voler dire tutto ma Bonino non lasciava speranze alla pigrizia: spendi per me un`'al giorno, manda cento mail e gira almeno un messaggio a tutta la rubrica del cellulare). E fin qui vabbè, non era facile come con Veltroni ma pareva fattibile. Solo che poi la candidata non ha risparmiato richiami all`ordine al Pd svogliato, ha chiesto l`intervento delle istituzioni per il "ripristino della legalità" e ha protratto lo sciopero della fame e della sete oltre i due giorni nonostante l'irritazione di Rosy Bindi, Giovanna Melandri, Enrico Letta e Franco Marini - roba dura per il beautiful abituato alle coalizioni false e cortesi (del genere: in campagna elettorale siamo tutti amici, il partito non conta, nessuno dice nulla a nessuno, l'attore che vota Rifondazione non ha rimorsi di coscienza alla cena elettorale targata Pci-Pds-Pd-Ds). Ora invece tocca proprio al beautiful in cerca di icona, orfano di sindaci e governatori affini, arrivare, con il digiuno, dove non arriva il Pd (che, a parte Pier Luigi Bersani, borbotta mentre Emma rimbrotta).
Se si eccettua l`habitué Marco Bellocchio, da anni supporter di Bonino e Pannella, tra i beautiful affamati non figurano (per ora) le stesse personalità che quattro anni or sono, in periodo dì nausea per le liti uliviste, accorsero a festeggiare la nascente Rosa nel pugno (Oriella Dorella, Antonella Elia, Stefano Disegni). Né fino a oggi è giunta notizia di scioperi dal quartier generale del dj Claudio Coccoluto, simpatizzante di molte campagne radicali. Vasco Rossi, quasi un radicale storico, non ha in questi giorni rinunciato al cibo -- ma non conta perché tanto sta in Emilia. Poco male, comunque, perché stavolta, con Emma Bonino in corsa nel Lazio, si sono fatti avanti beautiful più nazionalpopolari ma non per questo meno prestigiosi, Ha cominciato il cattolico Pippo Baudo: "Conosco Emma Bonino da anni, candidatura bella e forte". Ha proseguito Nino D`Angelo, proprio alla vigilia di Sanremo: "Voto Emma Bonino". Ha concluso Alessia Filippi, coadiuvata da Simona Marchini e Anna Venturini Fendi, fan "apartitica" di Emma. Meno male che poi, a garantire una rappresentanza pìù di nicchia e un'ispirazione
più radical-chic, sono arrivate Franca Valeri, Irene Riguardi e Donatella Maiorca. Non che Emma Bonino abbia pregato alcunchi - e anzi il beautiful ha imparato da subito che in casa Bonino chi c'è c'è, chi non c'è non c'è, e chi ci sta deve dimostrarlo.
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