"Bando bluff del Comune troppe 2mila assunzioni"

Dalla Rassegna stampa

Un maxi concorso. Un miraggio nel deserto della disoccupazione. Eppure, potrebbe essere un bluff. A lanciare l'allarme è il presidente del municipio XI, Andrea Catarci. «Nel sito istituzionale del Comune - dice Catarci - campeggia la notizia dell'avvio del maxi-concorso per l'assunzione di 1.995 nuovi dipendenti». Un numero elevatissimo, destinato a raccogliere le richieste di decine di migliaia di romani alla ricerca di un posto di lavoro. Speranze che, però, potrebbero essere deluse.

«La realtà - spiega Catarci - è che la giunta capitolina ha deliberato che le prossime assunzioni non potranno superare le 250 unità, grazie alla scure del ministro Tremonti che impone ai Comuni di non assumere più del 20 per cento del personale andato in pensione nel 2010». Dunque, sul sito del Comune è stato pubblicato un bando per quasi duemila assunzioni ma, in realtà, queste non possono essere più di 250. «Ma Alemanno fa peggio – attacca il presidente Catarci - le assunzioni sono ulteriormente ridotte perché i fondi servono a pagare gli stipendi del commissario governativo per il risanamento di bilancio, scendendo a circa 150».

La polemica era già stata sollevata nei mesi scorsi dal segretario dei Radicali, Mario Staderini, che aveva denunciato come il compenso per il commissario d'oro, Massimo Varazzani, che prima aveva come tetto l'80% di quanto percepito da figure apicali dell'amministrazione, ora può raggiungere "il costo complessivo annuo del personale dell'amministrazione di Roma Capitale incaricato della gestione di analoghe funzioni transattive" e contemporaneamente "le risorse destinabili per nuove assunzioni del comune di Roma sono ridotte in misura pari all'importo della retribuzione del Commissario". In pratica, i soldi delle nuove assunzioni servirebbero per pagare lo stipendio di Varazzani.

«Mentre si favoleggia su improbabili reclutamenti - sottolinea il presidente Andrea Catarci – il numero complessivo di personale è al minimo storico, con poco più di 23 mila dipendenti su quasi 33 mila previsti nella dotazione organica».

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