"Banche, l'Italia è a rischio". Crollano le Borse

Dalla Rassegna stampa

 

La paura che la Grecia non riesca a ripagare i suoi debiti e la speculazione, orchestrata dai "rapaci" finanzieri alla George Soros e dai grandi fondi internazionali, hanno colpito anche l’Italia. Dopo Madrid e Lisbona ieri è toccato alla Borsa di Milano (-4,2%, la peggiore in Europa), finire contagiata, dopo un rapporto di Moody’s che gettava più ombre che luci sulle nostre banche. Immediate le repliche sia della Banca d’Italia («le nostre banche sono solide») che del premier Silvio Berlusconi («le agenzie di rating hanno perso la loro credibilità»).
Ma intanto gli speculatori portavano a casa i profitti: con gli spread (il differenziale di rendimento) dei titoli di Stato italiani (i Btp) che rispetto alle obbligazioni tedesche (i Bund a dieci anni) sono saliti oltre i 150 punti base, ai massimi da inizio 2009. Su 100 milioni investiti in titoli di Stato italiani ieri c’è chi ha guadagnato un milione e mezzo di euro. Ma sui mercati regna anche la paura per le conseguenze che l’enorme debito pubblico della Grecia dell’ordine del 120% del Pil possa avere per gli altri Paesi, tra cui l’Italia.
La giornata al cardiopalma a Piazza Affari è cominciata dopo il report di Moody’s che ha allineato le banche del nostro Paese a quelle spagnole, portoghesi, irlandesi e della Gran Bretagna: tutte considerate a rischio di contagio se, scrive l’agenzia di rating, «le pressioni dei mercati sui rating sovrani (i giudizi sulla sostenibilità del debito degli Stati, ndr) aumenterà». E così Piazza Affari, dove il peso delle banche è decisivo, ha chiuso in rosso del 4,2%, ai minimi degli ultimi dieci mesi. Colossi bancari come Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno perso più del 7% dopo aver toccato minimi dell’11%.
A metà mattina Bankitalia aveva cercato di fermare l’onda della speculazione: «l1 sistema bancario italiano è robusto, il risparmio è alto, il debito di famiglie, imprese e Stato è basso rispetto ad altri Paesi, il debito netto nei confronti dell’estero è basso. Tutto ciò rende il caso dell’Italia diverso da quello di altri Paesi». Niente da fare, nel pomeriggio Piazza Affari arriva a perdere oltre il 5% dopo i rumors secondo cui
Moody’s potrebbe declassare il rating sul debito dell’Italia. Voci, poi, smentite dalla stessa Moody’s.
In serata Berlusconi dice che il vero obiettivo delle agenzie di rating è indebolire l’euro, ma almeno per quanto riguarda l’Italia sono bufere passeggere perché il nostro sistema bancario resta solido. Berlusconi è comunque d’accordo con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che si debba reagire a livello europeo per regolare le agenzie di rating. E il presidente dell’Abi Corrado Faissola invita a leggere meglio il rapporto di Moody’s: «L’analisi evidenzia una maggior forza e robustezza del settore bancario italiano rispetto agli altri».
Ma tutta l’area euro è rimasta in balia della paura del contagio e della speculazione. L’euro è sceso sotto la soglia di 1,27 sul dollaro, ai minimi da 14 mesi. Tutte in calo le Borse, a parte la singolare eccezione di Atene (+1%). Parigi ha perso il 2,2%, Londra l’1,5%, Madrid quasi il 3%, Lisbona il 2,1%. Solo Francoforte contiene le perdite (-0,8%). Nelle ultime tre sedute Le Borse europee hanno bruciato quasi 260 miliardi di euro di capitalizzazione.

© 2010 La Stampa. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK