Attenzione alle trappole del Cav.

Dalla Rassegna stampa

Quando gli anni cominciano a diventare tanti, come nel mio caso, arriva il momento dei bilanci e scorre il film degli errori. Ne ho fatti tanti ma la gran parte delle esperienze che ho vissuto le ripeterei. Sono fra quelli che dopo lo scioglimento del Pci si è messo in marcia verso il nuovo e non ha trovato niente. Da anni sogno una forza socialista moderna e gli eventi drammatici di questi ultimi tempi mi confermano che senza un sogno di trasformazione è difficile capire questo mondo. Ho fatto una breve esperienza politica che soprattutto nell'ultimo periodo è stata confusa e contraddittoria poi sono tornato a studiare. Ci sono due-tre anni che abrogherei. Ho pensato, ad esempio, che fosse necessario alzare un muro verso i radicali e che con Berlusconi si potesse dialogare. Riconocere il carattere di massa di questa destra è un passaggio importante ma accettarne l'agenda e i contenuti è un errore. Al tempo stesso è stato un errore non capire il carattere di massa del nuovo radicalismo etico. In entrambi i casi siamo stati subalterni di una cultura di destra egemone che ha descritto la prima come rivoluzionaria e i secondi come conservatori. La storia dei riformisti italiani, in un elenco lungo e nobile, è popolata di fieri avversari della destra e di "moralisti " irriducibili. Malgrado il fallimento del 14 dicembre la frattura fra Berlusconi e gran parte della società italiana è irreversibile. È un processo ancora lungo che chiede fantasia e rigore. Non cadiamo nelle sue trappole.

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