“Attenti all'Expo: Formigoni e Moratti sono inadeguati”

“Il vero problema è che le misure concrete contro la malavita organizzata scarseggiano ancora, mentre i segnali di infiltrazioni delle mafie si moltiplicano”. Marco Cappato, capolista della lista Bonino-Pannella a Milano, non è convinto dalla lettera del sindaco Moratti al Fatto. A suo avviso, in Lombardia le mafie continuano a conquistare spazi, e sono sempre più fameliche "perché - ricorda - sta arrivando una valanga di soldi per l'Expo".
Moratti rivendica di essersi mossa "nella direzione giusta" assieme alla sua giunta contro la criminalità organizzata. Ma Cappato attacca: "La credibilità della politica si basa innanzitutto sul rispetto delle regole e della legalità: ma il sistema di potere che domina in Lombardia, e che ha nella Moratti, in Formigoni e in Berlusconi referenti di punta, non tiene in nessun conto le regole. Lo prova anche l'evidente truffa nelle liste elettorali per le Regionali del 2010, da noi denunciata 14 mesi fa e tuttora impunita". La minaccia principale rimangono però le mafie e i loro interessi. Cappato osserva: "In Lombardia c'è un diffuso sistema clientelare, che pesa in tema di appalti.
Un sistema che, per sua natura, è facilmente permeabile dalla criminalità organizzata. Bisognerebbe intervenire innanzitutto lì". Come? Cappato propone: "Va innanzitutto istituita l'anagrafe pubblica degli appalti, tramite cui ottenere la trasparenza assoluta degli appalti e degli assetti societari delle aziende. Bisogna poi che la pubblica amministrazione gestisca sempre in prima persona gli appalti, senza delegare a società terze, svincolate dagli obblighi di trasparenza".
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