Anche la Serbia entra in Europa?

Quando entrerà la Serbia nell'Unione europea?
Il governo di Belgrado spera di farcela entro il 2015. Osservatori e diplomatici ritengono che sia un
obiettivo possibile, ma comunque difficile. Potrebbe volerci più tempo. Pochi credono che succeda prima del 2016.
obiettivo possibile, ma comunque difficile. Potrebbe volerci più tempo. Pochi credono che succeda prima del 2016.
Quali sono gli ostacoli?
Dal punto di vista istituzionale, il processo di adesione all'Ue è in genere estremamente complesso. Lo stato aspirante socio deve recepire l'ordinamento comunitario in modo da essere in linea con gli altri paesi per quanto riguarda le regole del mercato unico - libera circolazione di merci, persone, servizi, capitali e lavoratori - e il resto dell'impianto giuridico dell'Unione. La Commissione deve verificare che l'impianto legislativo di chi entra sia omogeneo con quello degli altri partner.
Ci sono difficoltà di ordine politico?
In buona sostanza l'Ue ha condizionato l'adesione della Serbia alla piena collaborazione con il Tribunale penale internazionale (Tpi). Vuol dire permettere l'arresto di Ratko Mladic e Goran Hadzic, i due criminali di guerra ancora latitanti che in molti ritengono essere protetti in qualche misura da Belgrado. In caso contrario, l'Olanda - e forse non solo le - porrà il suo e bloccherà la pratica che va decisa all'unanimità.
Ci sono questioni balcaniche aperte?
Il problema del Kosovo è cruciale. Gran parte dei paesi europei hanno riconosciuto la nuova repubblica ex jugoslava con cui Belgrado rifiuta di avere relazioni meno che tese. Un cambiamento dei rapporti fra i due stati certo renderebbe più semplice il percorso.
Quali sono i tempi?
La Commissione, braccio esecutivo dell'Ue, ha promesso di avviare immediatamente la preparazione del suo parere sulla richiesta di adesione della Serbia. Vuol dire che nel giro di poche settimane, le autorità serbe si vedranno consegnare un questionario per verificare il raggiungimento dei tre criteri detti «di Copenaghen»: politico, economico e legislativo. In genere ci vuole un anno.
E poi?
Se la valutazione sarà positiva, la Commissione potrà suggerire al Consiglio di conferire alla Serbia lo status di paese candidato all'adesione. Siamo già a metà 2012. A quel punto aprirà un negoziato, che non sono mai stati brevissimi: verranno fissati vari capitoli - dalla giustizia alla sicurezza, dall'ambiente ai diritti umani - e solo la chiusura della loro totalità condurrà all'adesione. La stima più realista è di almeno due o tre anni. Quin di, teorica conclusione col 2015 e adesione l'anno dopo.
Ci sono altri paesi in coda per Bruxelles?
Sono quattro, attualmente, oltre la Serbia: Croazia, Turchia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) e Islanda. Quest'ultima dovrebbe essere la prima ad arrivare al traguardo.
La Serbia entrerà subito nell'Unione monetaria?
E' improbabile. La partecipazione al club della moneta unica richiede un periodo preventivo di stabilità economica e finanziaria. Il deficit deve essere sotto il 3% del pil, il debito sotto il 60, i tassi di interesse e l'inflazione devono aver dimostrato di essere stabili. Nella migliore delle ipotesi, l'arrivo in Eurolandia potrebbe essere celebrato due anni dopo l'adesione.
Tutti i paesi dell'Ue sono nell'euro?
No. Attualmente sono sedici e diventeranno diciassette a gennaio con la Lituania.
E l'abolizione dei controlli alle frontiere con gli Accordi di Schengen?
Questo è un trattato intergovernativo a cui partecipano solo gli stati che hanno i requisiti e lo richiedono, anche se non membri dell'Ue (è il caso di Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Fuori sono Regno Unito e Irlanda. Certo anche la Serbia sarebbe destinata ad accedere al gruppo, con ogni probabilità in un secondo momento.
A che punto è il dossier Turchia?
Va a rilento. Ankara ha chiesto di entrare nell'Ue il 14 aprile 1987. II riconoscimento ufficiale dello status di «paese candidato» risale al 12 dicembre di dodici anni dopo. Il negoziato è cominciato solo il 3 ottobre 2005. Al momento dell'avvio si diceva che la trattativa sarebbe durata almeno dieci anni. Oggi i più ottimisti pensano al 2021.
I problemi sono più istituzionali o politici?
Tutti e due. Ventuno capitoli sui 35 aperto sono attualmente congelati per ragioni in apparenza tecniche o legate alle riforme necessarie per la difesa dei diritti fondamentali. La Francia è formalmente contraria, la Germania frena. L'Italia è apertamente favorevole.
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