E Amnesty denuncia: "Diritti umani a rischio"

Dalla Rassegna stampa

«Un accordo sul contrasto dell'immigrazione illegale con la Libia comporta rischi di gravi violazioni dei diritti umani». Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commenta così il testo dell'accordo tra Italia e Libia. Uno dei punti critici dell'accordo è «la mancanza di garanzie per i richiedenti asilo»: «Sembra che anche il governo italiano pensi che in Libia non ci siano persone bisognose dì protezione internazionale».

Lacune ma anche errori da contrastare. A proposito di Kufra e delle iniziative umanitarie in cantiere, Riccardo Noury è durissimo: «Kufra non è mai stato un centro sanitario né tantomeno d'accoglienza ma un centro di detenzione durissimo e disumano. I cosiddetti centri d'accoglienza di cui si sollecita il ripristino hanno a loro volta funzionato come centri di detenzione, veri e propri luoghi di tortura».
«L'Italia chiede alla Libia di prevenire le partenze - riflette Noury - e, come scritto alla fine del processo verbale - si impegna a collaborare a questo scopo. Ciò, nella situazione attuale, significa che l'Italia offre collaborazione a mettere a rischio la vita delle persone che si trovano in Libia».

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