Americani a processo rischio pena di morte

Dalla Rassegna stampa

Due cittadini americani in carcere in Iran da un anno e mezzo sono comparsi davanti alla Corte rivoluzionaria di Teheran per la prima udienza di un processo, che si svolge a porte chiuse, in cui sono accusati di entrata illegale nel Paese e spionaggio. Un’imputazione, quest’ultima, che può portare alla pena di morte. Nemmeno l’ambasciatore svizzero, Livia Leu Agosti, che rappresenta gli interessi degli Usa in Iran, è stato ammesso all’udienza. I due imputati sono Shane Bauer e Joshua Fattal, entrambi di 28 anni, arrestati il 31 luglio del 2009 con la loro amica Sarah Shourd, di 32, durante un’escursione in montagna nel Kurdistan iracheno che, secondo le autorità di Teheran, li ha portati ad attraversare il confine con l’Iran. I tre hanno sempre negato di essere entrati volontariamente in territorio iraniano e di essere stati in una missione di spionaggio.

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