Amato : attenti a non rifare un vecchio «cartello»

«L'Unità d'Italia non è in pericolo, ma bisogna occuparsene con impegno. Noi italiani ci siamo divisi su tante cose: seguiamo l'esempio di Napolitano per trovare sull'unificazione punti d'intesa». Giuliano Amato, presidente dei garanti per le celebrazioni dell'Unità, arriva alla festa dei Pd di Torino per tenere una lezione. E spiega che il federalismo, rispetto all'unità del Paese, è neutro: «Può essere positivo o no. Finora si è visto poco: una legge di principio, restata a livello di astrazione». La Lega va meglio di altri nei sondaggi, dice, «perché i leghisti sono bravi sul territorio e rispondono alle domande degli elettori senza troppe mediazioni. Il che non li rende migliori, anzi». Ma Amato parla anche del nuovo Ulivo: «Se resta solo cartello elettorale rischia di riprodurre le difficoltà del 2006-2008. Bisogna occuparsi delle ragioni che uniscono e non di quelle che dividono». Su governi di transizione non dice nulla, ma conferma la contrarietà all'attuale legge elettorale: «Sono per il collegio uninominale. Non ho firmato l'appello perché va oltre, e consente il sistema maggioritario, anche a turno unico: che non ha mostrato di funzionare bene».
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