Altolà di Carra: «Sui temi etici con i futuristi non trattiamo»

«Nessuno pensa di fare un "terzo pasticcio", lo abbiamo detto anche in alto loco...».
A leggere il quotidiano della Conferenza episcopale, le gerarchie guardano con preoccupazione alla nascita del nuovo polo. E così, onorevole Enzo Carra?
«Ne parlerò con il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio».
E cosa gli dirà?
«Che noi dell’Udc intendiamo seguire l’invito autorevole della Cei a riprendere qualche forma di dialogo, per superare il clima che c’è stato fino a qualche giorno fa».
E quando in Parlamento verranno al pettine i nodi dei temi eticamente sensibili?
«Non voglio entrare nelle convinzioni etiche e civili di Fini, dobbiamo fare insieme un tratto di strada importante, mi fa piacere trovarli e che loro trovino me, ma non è una promessa di matrimonio».
Già frena, onorevole?
«Il coordinamento parlamentare ha una certissima utilità, è il tentativo di mettere assieme un centinaio di parlamentari che facciano un’opposizione responsabile e pronta al confronto. Però il terreno di confronto è legislativo, non ce ne può essere uno politico. È un passaggio solennemente tattico».
Cosa la preoccupa?
«Se ci mettiamo a discutere di temi etici io non vado avanti, ma neanche altri. Su questioni come testamento biologico o eutanasia Pezzotta e io, la Binetti e Casini, ci troveremo distanti da Fini o La Malfa...».
Per non dire di un ex radicale come Benedetto Della Vedova.
«Stiamo attenti a non metterla giù troppo dura. Io per le forti divergenze sui temi etici sono uscito dal Pd, per questo devo escludere tassativamente e in anticipo che io e Della Vedova possiamo stare dalla stessa parte. Nessuno deve avere la password del tema etico, perché non è questo il terreno dove stiamo entrando. Se facessimo un partito, le tensioni sarebbero inevitabili».
Prevede un allargamento della maggioranza?
«II modo migliore per affossare una legislatura che tutti vogliono salvare è distinguerci sui temi etici, ci si mette due minuti. È un avviso ai naviganti, il mio. Andiamo avanti con calma e cerchiamo di dirimere le questioni in Parlamento».
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