Alla Pisana tutto fermo, l'ultima legge ad agosto

Dalla Rassegna stampa

«Bèh, in effetti non stanno lavorando molto in questo periodo». Se ne sono accorti anche ì dipendenti, intercettati all'uscita delle sede invia della Pisana, che il Consiglio regionale del Lazio è di fatto fermo. Dopo l'infornata di 6 leggi approvate alla vigilia di Ferragosto, più nulla. E non manca poi tanto alla pausa natalizia.

«È dal mese di agosto che il Consiglio regionale non produce atti, con l'eccezione della mozione sulle carceri. La maggioranza regionale non si presenta in aula perché alle prese con le sue divisione interne», è l'accusa lanciata dall'opposizione di centrosinistra. Una situazione di cui è consapevole anche il presidente della Pisana, Mario Abbruzzese (Pd1): «È un problema che esiste. Purtroppo. sono quatto consigli che la maggioranza non riesce a mantenere il numero legale. Se non cambia. la situazione mi impegnerò anche a fare i nomi dei responsabili. C'è chi viene, firma e va via. Questo è inaccettabile». Tra i banchi del centrodestra c'è chi ammette che ci sono alcuni mal di pancia per le ultime nomine effettuate nelle società regionali. C'è poi lo scontento dei tre monogruppi di maggioranza (si veda articolo a destra). «Il problema del consiglio non sono i costi, o le troppe commissioni afferma Bruno Astorre (Pd), vicepresidente del Consiglio - quando c'è una scarsa produttività legislativa anche una commissione sola è di troppo».

Ma non c'è solo questo. Come denunciano i Radicali nel loro rapporto sull'attività del Consiglio regionale, alcuni consiglieri sono dei veri e propri «fantasmi», perché mai intervenuti in aula in un anno e mezzo (si veda tabella a destra): Annalisa D'Aguanno (Pdl), Gilberto Casciani, Giuseppe Melpignano, Alessandro Vicari (tutti e tre della Lista Polverini).

Considerando questi primi 18 mesi e mezzo di legislatura, nel complesso sono state approvate 22 leggi. Peraltro,18 sono di iniziativa della Giunta e soltanto 4 proposte dai consiglieri. Poco consola constatare che nello stesso periodo, la precedente consiliatura a guida centrosinistra aveva fatto peggio, con solo 14leggi approvate (una su iniziativa del consiglio). Delle 22leggi del l'era centrodestra, ben 8 riguardano materie di bilancio, quindi atti non differibili. Tra le altre c'è la costituzione dell'elenco regionale Made in Lazio - Prodotto in Lazio e l'istituzione di una nuova società regionale, Lazio Ambiente, nata con l'intento di inglobare al suo interno tutte le aziende già operanti nel settore dello smaltimento rifiuti nelle province di Roma e Frosinone, acquisendo tutti gli impianti di recupero già esistenti e non ultimo il consorzio Gaia (Gestione Associata Interventi Ambientali S.p.A.) di Colleferro. Uno degli ultimi (e più importanti) interventi legislativi di agosto, il Piano Casa, invece, è stato impugnato dal governo perché lesivo delle competenze esclusive dello Stato in tema di vincoli paesaggistici.

Nel complesso, a fronte si solo 4 leggi di iniziativa consiliare, le proposte di legge presentate alla Pisana sono state 259, un numero ben superiore alle 184 della precedente consiliatura di centrosinistra. La Giunta, invece, è proceduta più lentamente, complice anche il nodo del deficit sanitario che ha assorbito i primi mesi della presidente Polverini in qualità di commissario straordinario: sono state presentate 31 proposte di legge e 791 delibere, contro rispettivamente le 37 proposte di legge e 1.208 delibere della giunta Marrazzo.

Un rapporto, quello Giunta-Consiglio regionale non sempre facile: come denunciato sempre dai Radicali, nel complesso la Pisana ha presentato più di 6oo interrogazioni a risposta scritta, «ma soltanto il 20% ha ottenuto risposta, in violazione dei termini previsti dal regolamento dei lavori del consiglio regionale». Tanto che a più riprese il presidente Mario Abbruzzese ha sollecitato la presidente Polverini, scrivendo tra l'altro: non è «assolutamente accettabile un atteggiamento che, per le proporzioni assunte viola in modo così palese le disposizioni regolamentari. Ti chiedo con forza di eliminare l'incresciosa situazione che si è creata». Un sollecito che sembra aver avuto il suo effetto: «Le risposte cominciano ad arrivare - afferma Abbruzzese - la situazione è migliorata rispetto al passato. Il problema non è la presidente Polverini, sono gli assessori che devono dare le risposte ai consiglieri regionali. Sarà mia cura monitorare l'esito di queste interrogazioni».

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