Alfano striglia il Pd! «Chi non ci crede resti fuori campo»

Strigliata di Angelino Alfano contro il coro di quanti, all'interno del Pdl, hanno chiesto a Silvio Berlusconi un «passo indietro», magari per dare spazio a un governo di larghe intese. Discorsi che, di fatto; mettono in discussione il modello di partito costruito dal Cavaliere a sua immagine e somiglianza. «Chi ci crede - è quindi l'avvertimento del segretario, che ha parlato alla festa dei giovani di Atreju - giochi la partita, chi non ci crede si metta a bordo campo e faccia giocare chi ha voglia di vincere». Nutritala lista degli esponenti azzurri nel mirino dell'ex ministro della Giustizia, a cominciare dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, al senatore Beppe Pisanu, al sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il quale però ieri non ha perso l'occasione per ribadire la necessità delle primarie anche perla scelta del candidato a palazzo Chigi nel 2013. A sindaci e governatori frondisti replica, tra gli altri, anche il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini: «Qualcuno sbaglia nel non ricordare che se siede ai vertici di Regioni e città lo deve in gran parte ai voti personali di Berlusconi». E la richiesta del passo indietro del Cavaliere viene ribadita, sul fronte dell'opposizione, anche da Gianfranco Fini: «Il berlusconismo è alla fine. Al Paese serve un altro premier», ha detto il presidente della Camera chiudendo la festa di Mi a Mirabello.
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