Alemanno perde colpi

Gianni Alemanno può dimenticarsi di indossare i panni di Superman. Il sindaco di Roma, a meno di un miracolo, sta per dire addio ai super poteri su urbanistica, trasporti, ambiente, sviluppo economico, che il governo avrebbe dovuto concedergli con l'ultimo decreto per Roma Capitale. La legge delega numero 42 del 2009 dedicata alla riforma federalista scade infatti il 20 maggio, anche se ora il governo ha annunciato una proroga di quattro mesi (manca però ancora il disegno di legge), e non una sola riga del testo è stata scritta. Per due ragioni. La prima: Renata Polverini, la governatrice del Lazio, non ha alcuna intenzione di cedere poteri ad Alemanno. E si è messa di traverso. La seconda: il ministro leghista Roberto Calderoli, incaricato della trattativa, non ha Roma Capitale in cima ai suoi pensieri. Anzi. Conclusione: la Lega incasserà il suo federalismo, Roma resterà a bocca asciutta. E Alemanno, con ogni probabilità, non diventerà un supersindaco.
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