Albertazzi, Bonino, Villaggio spiegano cos'è l'amore

Dalla Rassegna stampa

Dice Giorgio Albertazzi: «La morte si vede negli occhi. Quando la vedo in quelli di qualche amico, corro subito a guardarmi allo specchio per vedere se c’è anche nei miei. Per ora non c’è, perché non ho tempo di morire, devo occuparmi di mia moglie Pia».
Fedele Confalonieri invece scherza, ma neanche tanto, sul «vizietto» di Silvio Berlusconi di corteggiare le belle donne: «Era il mio cantante sulle navi. Una volta l’ho licenziato perché, invece di cantare e suonare il contrabbasso come doveva, stava sempre a ballare con le ragazze. Un vizietto che non ha ancora perso!».
Mentre Emma Bonino confessa: «Non mi sono mai sposata perché non sono capace di dire "per tutta la vita"».
Da stasera su Rai Tre ogni giovedì all’una di notte, per 20 puntate, torna «Big: la via del cuore la via della ragione», il programma di Rai Educational ideato e condotto in tandem da Annalisa Bruchi e Silvia Tortora. Sul «trono» rosso sistemato al centro dello studio siederanno, per rispondere alle domande e per
raccontarsi, personaggi famosi. Oltre ai tre già citati, anche Claudio Baglioni, Cesare Romiti, Piero Grasso, Pippo Baudo, Adriano Panatta, Dacia Maraini, Dario Argento, Paolo Villaggio, Claudia Cardinale. Tra gli altri, anche Miriam Mafai che, rispondendo a una domanda, dice: «I comunisti? Io non ne conosco. Non ci sono più». Oppure Marcello Lippi che, ricordando la vittoria ai Mondiali del 2006, osserva: «Non so se avevo portato i più bravi giocatori, magari qualcuno più bravo di loro era rimasto a casa. Sicuramente, ho portato dei fuoriclasse».
Cuore e ragione: due stati d’animo per descrivere le facce di uno stesso profilo, due modi diversi di fare le domande, due grimaldelli di cui si servono le conduttrici per far emergere il vissuto dei protagonisti intervistati. «I requisiti fondamentali in base ai quali scegliamo i personaggi - spiega la Bruchi - sono che abbiano almeno 6o anni e che siano dei "grandi" nel loro campo: dallo spettacolo alla politica, dalla cultura allo sport».
Venti incontri introdotti quest’anno dal «graffio» del giornalista Lino Jannuzzi che apre la puntata e introduce il personaggio di turno, ponendosi l’interrogativo di rito: testa o cuore? «Il risultato finale di ogni intervista - aggiunge la Bruchi - è una sorpresa prima di tutto per noi. E’ un modo per scoprire gli aspetti inediti di persone celebri di cui crediamo di sapere tutto. E invece...».

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