Agenda Coscioni, i temi del nuovo numero

“Agenda Coscioni" di marzo-aprile è on-line. Questo numero ha 40 pagine. Un po' più del solito, perché molto c'era da dire, da scrivere. C'erano, ci sono innanzitutto i Referendum: quelli su nucleare e sulla privatizzazione della gestione dell'acqua a livello nazionale e i cinque ambientali di Milano. E la questione del Testamento biologico, sempre aperta in Parlamento. Scelte urgenti, che riguardano tutti. Si tratta di decidere da che parte stare; se e quando scendere in piazza a gridare la propria ragione; se e come aprire contenziosi legali per far rispettare le leggi. Ogni cittadino può fare tutto questo: nelle pagine di Agenda è spiegato come. Viene chiarito quali sono gli strumenti, anche a livello internazionale, per far rispettare i propri diritti. Per pretendere il rispetto delle leggi da parte di singoli ed enti pubblici. E ai quesiti referendari non è solo questione di tracciare un SI' o un NO. "Siamo parti interessate. - scrive Gianfranco Spadaccia a pag. 15 - Sconfiggere in questa circostanza l'astensione, riconquistare questo diritto elettorale potrebbe riaprire anche la possibilità di sottoporre a referendum l'ignobile legge contro il testamento biologico che il Parlamento si accinge ad approvare". Ovviamente, molte pagine sono dedicate a Milano. Titolo: "Milano chiama Italia, legalizzare e bonificare". Perché la questione dell'illegalità milanese è lo specchio di quanto accade nel Paese. Schierarsi a Milano significa schierarsi in Italia.
Il panorama italiano che ci offre l'Agenda è infatti sconfortante: un mix di disastri ambientali e corruzione politica. Il recente disastro giapponese è più che un gravissimo campanello d'allarme. Ci ricorda ancora una volta che in Italia siamo in ritardo. Che abbiamo aperto un dibattito sull'energia nucleare quando ormai è accertato che questa tecnologia (oltre a restare pericolosa) non conviene. Non conviene dal punto di vista economico, come ricorda Emma Bonino, vicepresidente del Senato, a pag. 8 e 9, e ribadisce Elisabetta Zamparutti a pag. 10 e 11. L'Agenda sottolinea anche che in Italia, oltre al nucleare, siamo esposti a molti altri seri rischi per la salute. La nostra integrità psicofisica è costantemente minata. Il nucleare è la trave nell'occhio, ma sono tanti gli inquinanti, molti invisibili, che minacciano e fanno morire (pag. 16 e 17). E non si tratta solo di tumori, spiega (pag.18) in un'intervista Fabrizio Bianchi, responsabile dell'Unità di ricerca "Epidemiologia ambientale e registri di patologia" dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR.
"L'attenzione dell'opinione pubblica è attualmente concentrata sul tema dei rifiuti. - osserva Angiolo Bandinelli a pagina 14 - È solo l'ultima crisi ambientale italiana. Il governo (forse tutti gli ultimi governi) hanno trattato il tema sotto la categoria dell'emergenza. Ma se oggi siamo ridotti a questa condizione è esclusivamente grazie a politiche dettate puramente dalla speculazione, dalla connivenza della classe politica con mafie e camorre varie, e dalla sua irresponsabilità istituzionale". Insomma - ancora una volta- ecco riproposto il 'dissesto ideologico' del "Libro Giallo' de 'La peste italianà', realizzato dai radicali nell'aprile 2008. "La strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di persone", "Una storia di distruzione dello Stato di diritto e di (re)instaurazione di un regime (neo)totalitario.
La storia di un'alternativa democratica ancora possibile", si legge in copertina. "Da 60 anni - prosegue l'introduzione - in Italia, al regime fascista dello Stato di Partiti ha fatto seguito il regime “sfascistà” dello Stato dei Partiti. Da 60 anni, una puntuale e sistematica violazione della Costituzione viene dolosamente consumata contro il popolo italiano, quel "demos" che vive deprivato delle condizioni minime di conoscenza e legalità, necessarie per esercitare il potere sovrano in forma legittima. In Italia non c'è democrazia, ma partitocrazia, oligarchia, vuoto di potere, arroganza del potere, prepotenza e impotenza. Non esiste Stato di diritto, ma arbitrio di regime". Tra pochissimo, il "Libro Giallo" su "La peste italiana” sarà stampato, a disposizione di tutti. Vi si potranno trovare puntuali documentazioni di queste drammatiche frasi.. Abbiamo messo assieme tutto questo nelle 40 pagine della Agenda: le troverete on line (http://www.lucacoscioni. it/agendacoscioni/agenda-coscioni-26), le spediremo agli abbonati (modalità di abbonamento sul nostro sito). Abbiamo anche raccontato i nostri due ultimi mesi di iniziative, di vita politica, di manifestazioni, di protesta non violenta, e abbiamo annunciato quello che abbiamo intenzione di fare, insieme ai nostri lettori, ai militanti e a chiunque ci voglia accompagnare: intanto, subito, chiediamo a tutti il 5 per mille. L'appuntamento bimestrale dell'Agenda Coscioni continuerà a darvi conto del nostro/vostro lavoro. Grazie al vostro sostegno: Noi siamo ancora qua!
Buona lettura!
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