Gli africani del casertano "riaprire la sanatoria"

Dalla Rassegna stampa

Hanno chiesto di non essere più fantasmi, di uscire dalla clandestinità. E hanno prospettato alle autorità soluzioni concrete. La riapertura dei termini di scadenza della sanatoria per le badanti, la sua estensione ad altre categorie di lavoratori e anche una proposta ardita: una cauzione di 2000 euro per ogni immigrato, da versare prima di arrivare in Italia e da utilizzare, eventualmente, per il rimpatrio, nel caso le ricerche di un’occupazione abbiano dato esito negativo allo scadere di sei mesi dall’arrivo nel nostro Paese.

 
PROTESTE
 
Si è sciolto ieri sera senza incidenti, dopo due giorni di proteste davanti alla prefettura di Roma, il sit-in di alcune centinaia di lavoratori africani provenienti dal basso Casertano, soprattutto da Castel Volturno, terra di Gomorra nonché teatro della strage di immigrati compiuta dal clan dei Casalesi a settembre del 2008. Tutta gente partita per Roma sabato, per partecipare al corteo antirazzista e ospitata in strutture messe a disposizione dalla diocesi, delle associazioni di volontariato e dei centri sociali. C’erano anche alcuni amici e parenti di chi fu ucciso senza colpa nel terribile agguato di un anno fa. Anche loro, come gli altri costretti nonostante tutto all’invisibilità. Piazza Santi Apostoli era occupata da saldatori, addetti alla raccolta di pomodori, edili. Alcuni loro rappresentanti, insieme agli italiani che si sono occupati della logistica (quelli del centro sociale di Caserta "ex Canapificio") sono stati ricevuti dal prefetto Morcone, capo del dipartimenti immigrazione del Viminale, che li ha salutati con risposte concrete: un grave problema, a Caserta, è il quasi immobilismo della commissione territoriale addetta all’esame delle richieste di regolarizzazione, ufficio che Morcone ha promesso di rinforzare, con un incremento di personale: l’obiettivo, ha promesso, è arrivare a una media di 50-60 domande esaminate al giorno. Presenti alcuni parlamentari tra i quali Bonino e Bernardini, Mercenaro, Touadi e Ceccanti.

 

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