Raffaele Ferraro risponde a Palombarini: un partito che si occupa di carcere c'è

In questi anni non si contano le battaglie Radicali per amnistia e indulto intesi come provvedimenti di buon governo atti a ripristinare la legalità in Italia, paese più condannato d'Europa per il malfunzionamento della giustizia e le condizioni delle carceri. Ci sono state la marcia di Natale per l'amnistia e la battaglia per ottenere almeno l'indulto nel 2006, l'appoggio alla norma del pacchetto Alfano che prevedeva un maggior ricorso agli arresti domiciliari per l'ultimo anno di pena, le proposte di depenalizzazione, l'esercizio continuativo del potere ispettivo dei nostri parlamentari per monitorare la situazione delle patrie galere e, in particolare, negli ultimi due anni le più grandi ispezioni mai compiute nella storia del paese con l'iniziativa denominata "ferragosto in carcere", il congresso dell'Associazione radicale Nessuno Tocchi Caino in carcere a Padova (2009), l'iniziativa nonviolenta che nella disattenzione generale sta conducendo Marco Pannella proprio sul tema legalità nelle carceri.
Se vuole dire, caro dottor Palombarini, che la partitocrazia coltiva scientificamente l'emergenza sicurezza per poi promettere di risolverla in campagna elettorale, io sono d'accordo con lei. Se vuole sostenere tra le righe che nessuno si occupa di detenuti perché non portano voti, condivido, ma per favore abbia almeno il buon gusto di non fare di tutta l'erba un fascio.
Raffaele Ferraro
Componente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani
Segretario Ass.VenetoRadicale
Componente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani
Segretario Ass.VenetoRadicale
Fonte: http://venetoradicale.ilcannocchiale.it/post/2563107.html
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