Raffaele Ferraro risponde a Palombarini: un partito che si occupa di carcere c'è

In risposta a quanto pubblicato in data 15 novembre su Tribuna di Treviso, Mattino di Padova e Nuova Venezia a firma di Giovanni Palombarini, Sostituto Procuratore Generale in Cassazione rilevo che la sua analisi risulta molto accurata e condivisibile, fatta eccezione per un dettaglio. La denuncia secondo la quale "nessuna forza politica, rappresentata o no in Parlamento, non se la senta di dire ad alta voce che un provvedimento di amnistia e indulto è urgente e indispensabile" e l'auspicio finale "che nel panorama politico un qualche nuovo protagonista si faccia carico del problema, per indicare una strada alternativa all’attuale tendenza" suonano come un rovesciamento della realtà. Infatti una forza che se ne occupa e se ne è sempre occupata c'è già. E non è neppura nuova essendo il Partito Radicale la più antica forza politica esistente in Italia.
In questi anni non si contano le battaglie Radicali per amnistia e indulto intesi come provvedimenti di buon governo atti a ripristinare la legalità in Italia, paese più condannato d'Europa per il malfunzionamento della giustizia e le condizioni delle carceri. Ci sono state la marcia di Natale per l'amnistia e la battaglia per ottenere almeno l'indulto nel 2006, l'appoggio alla norma del pacchetto Alfano che prevedeva un maggior ricorso agli arresti domiciliari per l'ultimo anno di pena, le proposte di depenalizzazione, l'esercizio continuativo del potere ispettivo dei nostri parlamentari per monitorare la situazione delle patrie galere e, in particolare, negli ultimi due anni le più grandi ispezioni mai compiute nella storia del paese con l'iniziativa denominata "ferragosto in carcere", il congresso dell'Associazione radicale Nessuno Tocchi Caino in carcere a Padova (2009), l'iniziativa nonviolenta che nella disattenzione generale sta conducendo Marco Pannella proprio sul tema legalità nelle carceri.
Se vuole dire, caro dottor Palombarini, che la partitocrazia coltiva scientificamente l'emergenza sicurezza per poi promettere di risolverla in campagna elettorale, io sono d'accordo con lei. Se vuole sostenere tra le righe che nessuno si occupa di detenuti perché non portano voti, condivido, ma per favore abbia almeno il buon gusto di non fare di tutta l'erba un fascio.

Raffaele Ferraro
Componente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani
Segretario Ass.VenetoRadicale

Fonte: http://venetoradicale.ilcannocchiale.it/post/2563107.html

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