A proposito di allagamenti

A proposito di allagamenti e di altre calamità annunciate, in questi giorni i Radicali di Ferrara stanno raccogliendo firme per 13 petizioni o proposte operative. Oggi sembra utile ricordarne una in particolare, rivolta all’Amministrazione comunale e all’Amministrazione provinciale; si chiede che in collaborazione tra gli Enti venga istituito un Gruppo di studio, interessando l’Università di Ferrara, per predisporre simulazioni e scenari su possibili e probabili rischi per il nostro territorio indotti dalle modificazioni climatiche in atto nel pianeta, individuando di volta in volta ipotesi di interventi volti a salvaguardare sia l’ambiente che la qualità della vita delle persone. Proposta già avanzata alcuni anni fa ma sempre più attuale e urgente.

 

Le modificazioni climatiche in atto è indispensabile seguirle, analizzarle e possibilmente prevederle al fine di identificare le migliori strategie per mitigarne gli effetti: vedi i disastri che sempre più frequentemente si abbattono sul nostro territorio, come nei giorni scorsi, in riferimento al sistema della rete fognaria.

In sintesi ci troviamo di fronte a due fenomeni principali: il primo è l’aumento della quantità di energia, messo in evidenza dall’innalzamento progressivo della temperatura media terrestre; il secondo è l’alterazione dei meccanismi a grande scala che regolano la circolazione generale della stessa. Anzitutto si determina un aumento generalizzato della frequenza di fenomeni estremi, come siccità e temporali di grande violenza, in zone dove essi erano rari.

Nella tarda primavera e in autunno le precipitazioni con soglia superiore ai 40 mm in poche ore possono considerarsi a rischio per piccole alluvioni, con tendenza alle concentrazioni su aree ristrette, spesso coincidenti con piccoli bacini. Tali precipitazioni hanno una duplice conseguenza: il verificarsi dei cosiddetti flush floods o alluvioni improvvise, con effetti spesso catastrofici, e la concentrazione delle piogge in pochi eventi, con conseguente ruscellamento e diminuzione delle acque che vengono accumulate nelle falde.  I danni al patrimonio pubblico e privato appaiono davvero ingenti.

Ancora anni or sono è stato coniato il termine «tropicalizzazione» del Mediterraneo, oggi accettato dai climatologi e legato alla maggior quantità di energia disponibile dovuta all’aumento della temperatura terrestre e al riscaldamento della superficie del mare.

Anche in inverno il quadro climatico è fortemente mutato in quanto le ridotte precipitazioni che hanno luogo in questi mesi si concentrano in pochissimi giorni con conseguenze evidenti sui fenomeni di siccità invernale e sul rifornimento di falda.

Ancora si assiste a un aumento nel numero di giorni durante l’estate con temperature eccezionalmente elevate; ciò configura il fenomeno noto in climatologia come heat wave, letteralmente onda di caldo, che negli ultimi anni negli Stati Uniti, è stato calcolato, ha determinato un significativo aumento dei decessi di persone sofferenti per età o per stati patologici dal punto di vista cardiocircolatorio.

Inoltre si può dire che anche l’agricoltura soffre a causa dei mutamenti in atto a meno che non ci si doti di strategie che permettano di mitigare tali effetti. La condizione però perché ciò avvenga in modo graduale, coscientemente e senza conseguenze di natura economica, è che i cambiamenti climatici vengano seguiti attentamente, analizzati e possibilmente previsti, che gli amministratori si rendano conto del potenziale pericolo che essi costituiscono e che insieme agli agronomi identifichino quegli accorgimenti tecnici che permetteranno di farvi fronte.

Per non parlare del possibile e probabile (e non in tempi biblici) innalzamento dei mari, fenomeno in  cui si riconosce la stragrande maggioranza della comunità scientifica internazionale, e che per la nostra provincia potrebbe essere fonte di problemi giganteschi. Insomma un serio Gruppo di studio e di lavoro per valutare e mitigare i rischi per il nostro territorio in seguito alle variazioni climatiche appare non solo necessario ma anche urgente.

Mario Zamorani, Comitato naz. Radicali Italiani

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Fonte: http://www.radicaliferrara.it/portal/content/proposito-di-allagamenti

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