Tutti pazzi per Floris

La strana storia della Rai chiusa per ferie e le risposte di regime

una foto del presidio organizzato dai radicali italiani il 28 luglio davanti alla sede della Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai

Per anni i radicali, soli, hanno portato avanti iniziative per denunciare il fatto che il servizio pubblico non può "chiudere per ferie". Da anni, infatti, accade che la Rai, con l'arrivo dell'estate, smette di offrire ai cittadini italiani appuntamenti di approfondimento politico.

Per la prima volta in questi giorni si è aperto il dibattito pubblico sull'argomento e tutti hanno cercato di proporre "soluzioni", col rischio che i provvedimenti invece che trasformare la situazione, diventino vere e proprie controriforme. La sensazione è che, a destra come a sinistra, non si riesca nemmeno a immaginare un "approfondimento politico Rai" affidato a persone diverse da Santoro, Floris e Vespa.

Riepiloghiamo la vicenda:

23 luglio 2010

Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani, rilancia la storica denuncia radicale attraverso il quotidiano Europa richiamando l'attenzione sulla situazione della Rai. Da più di un anno il servizio pubblico è giudicato, dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom), strutturalmente inadempiente rispetto agli obblighi previsti dal contratto di servizio.

Scrive Staderini:

Dal 10 giugno la Rai ha chiuso per ferie. Andati in vacanza i vari Vespa, Floris e Santoro, dalla prima serata sono scomparsi gli spazi di approfondimento, nonostante 13 mila dipendenti e 1619 milioni di euro di canone.
Eppure, il paese avrebbe avuto bisogno di conoscere, di dibattere: dell'attività del parlamento, con la manovra finanziaria e il ddl sulle intercettazioni; di un'intera città, L'Aquila, che si rivolta per tornare a vivere; delle condizioni disumane e disperanti in cui vive la comunità penitenziaria; delle inchieste giudiziarie che fotografano una classe dirigente intrappolata nel malaffare.Leggi tutto
"

28 luglio 2010 - ore 7.30

La Commissione parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi si riunisce dopo aver convocato i vertici Rai: il Presidente Paolo Galimberti, il Direttore Generale Mauro Masi e il Consiglio di amministrazione. Un gruppo di militanti di Radicali Italiani aspetta i consiglieri della Rai e i dirigenti fuori da Palazzo San Macuto: i dirigenti al loro arrivo vengono accolti dai radicali, che consegnano loro palette, secchielli e ciambelle denunciando l'assenza di spazi di approfondimento politico e la tragica situazione dei dati relativi al pluralismo dell'informazione politica.

ore 8.24

La riunione della Commissione

Il Direttore Generale Mario Masi non si presenta, per "improrogabili impegni." La riunione viene riconvocata per il giorno successivo alle ore 20.00.

29 luglio 2010 - ore 20.20

Il seguito della convocazione della Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai

Marco Beltrandi, deputato radicale eletto col PD, consegna al Direttore Generale Masi una paletta e un secchiello, e chiede conto della "chiusura per ferie". Il Direttore Generale Masi non ammette che la Rai non sta provvedendo all'approfondimento politico.

Ha risposto che si tratta di una boiata. Anzi, che c'è il TG1. Evidentemente Masi considera pluralista il tg1 attuale, e magari anche il TG2.

Marco Beltrandi, intervista su Radio Radicale, 30 luglio 2010

1 agosto 2010

Giovanni Floris si offre di fare una puntata speciale di Ballarò dedicata alla "crisi del governo Berlusconi".

2 agosto 2010

Il Direttore Generale Masi convoca i direttori di testata. Si decide di creare spazi di approfondimento gestiti dai telegiornali, motivavando la scelta con "ragioni di straordinarietà".

I Radicali fanno notare che :

"Garantire spazi di approfondimento anche durante i mesi estivi è un normale obbligo di servizio pubblico della Rai e non una concessione dovuta a circostanze straordinarie corrispondenti alle necessità delle oligarchie di regime.
Sarebbe grottesco fare una eccezione al silenzio organizzato dal CDA solo per dare conto delle ricollocazioni partitiche.
Le condizioni disumane della comunità penitenziaria, le violazioni dei diritti umani in Italia e nel mondo, la rivolta dell'Aquila rispetto al tentativo di sospendere nuovamente procedure e realtà democratiche, sono tutti temi che andrebbero conosciuti e dibattuti.
Anziché rincorrere improbabili richiami dalle ferie di Floris o di Vespa, si sperimentino format nuovi dando spazio a quelle professionalità soffocate dall'essere l'approfondimento in prima serata regno esclusivo dei soliti conduttori."

3 AGOSTO 2010

Il Direttore Generale Mario Masi rifiuta la proposta di Floris per la puntata speciale di Ballarò: tutto viene affidato ai direttori dei telegiornali.

Come sottolinea il deputato radicale Marco Beltrandi in un comunicato stampa, la risposta ha tutto l'aspetto di una soluzione di regime:

C’era da prevederlo: la Rai ha deciso di non far tornare dalle ferie i più seguiti talk show, anche al fine di seguire le concitate vicende dell’attualità politica, ma di affidare gli approfondimenti ai tg.

Si potrebbe affermare che è sempre meglio che il quasi nulla di adesso; tuttavia, avendo presente quanto poco il pluralismo alberghi in alcune testate giornalistiche Rai, come il TG1 di Minzolini, a pensare male credo si abbia una buona probabilità di immaginare le ragioni di una tale scelta. Me ne rammarico." 

PS.

Comunque vada finire la vicenda della chiusura estiva della RAI una cosa rimane certa: l'approfondimento non ci sarà. Accade così quello che successe durante la campagna elettorale delle ultime elezioni regionali: nel momento in cui sono state introdotte regole certe per garantire la parità di trattamento per le diverse forze politiche, di fronte al rifiuto di adeguarsi di Santoro, Floris e Vespa, l'approfondimento politico si è completamente interrotto. Con i risultati disastrosi che sono stati sotto gli occhi di tutti. 




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