Missione Radicale in Mali: primi incontri per la moratoria ONU sulla pena di morte
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La delegazione di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale in Mali, composta da Marco Pannella, Elisabetta Zamparutti e Matteo Angioli, ha avuto una prima serie di incontri in relazione a uno degli obiettivi della missione che durerà quattro giorni, quello di accelerare il processo legislativo verso l’abolizione della pena di morte in Mali. I Radicali hanno prima incontrato il Presidente dell’Ordine degli Avvocati del Mali Maiga Seydou Ibrahim e poi alcuni esponenti della Piattaforma per i diritti economici, sociali e culturali tra i quali il Segretario esecutivo del Movimento dei popoli per l’Educazione ai Diritti Umani Mahamari Mohamed El Moktar e la Vice Presidente della Commissione Nazionale dei Diritti Umani Kané Nana Sano.
Apertamente abolizionista, il presidente dell’ordine degli avvocati ha spiegato le difficoltà interne per portare a compimento l’iter parlamentare del progetto di legge per l’abolizione definitiva della pena capitale presentato dal Governo nell’ottobre del 2007. Le difficoltà sono legate all’aggressività da parte di alcuni esponenti musulmani le cui rimostranze hanno portato il Parlamento ad arrestare l’iter di approvazione. La Commissione parlamentare dei diritti umani non ha avuto la forza di dare un parere positivo limitandosi a registrare le 10 ragioni di contrarietà degli imam e le 10 ragioni a favore esposte dagli abolizionisti.
“Si tratta di far valere sul piano interno quanto sostenuto dal Mali su quello internazionale, dalla co-sponsorizzazione della Risoluzione ONU pro moratoria confermata anche quest’anno alla adesione allo statuto della corte penale internazionale che non prevede la pena di morte,” ha dichiarato la deputata radicale Elisabetta Zamparutti. La stessa valutazione è stata espressa dalla Piattaforma per i diritti economici, sociali e culturali, che raggruppa 55 organizzazioni non governative del Mali.
RISORSE
Oggi, la delegazione radicale effettuerà incontri coi massimi rappresentanti del Ministero degli Esteri e della Giustizia del Mali. Oltre all’abolizione della pena di morte in Mali, l’altro obiettivo della missione è acquisire il sostegno del Paese africano a due importanti Risoluzioni in discussione al Palazzo di Vetro, quella per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali e quella per la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili.
Infatti Radicali Italiani e Non c'è pace senza giustizia sono in prima linea nella promozione di un Appello affinchè l'Onu voti al più presto una risoluzione per la messa al bando universale di questa pratica arcaica, stolta, barbara e disumana.
La missione in Mali fa parte del “Progetto Africa” di Nessuno tocchi Caino per l’attuazione della risoluzione ONU per la moratoria delle esecuzioni e l’abolizione della pena di morte in Africa. Il progetto, finanziato in parte dall’Unione Europea e della durata di due anni, prevede per il primo anno la realizzazione di missioni in 8 Paesi africani e per il secondo anno la tenuta di due conferenze regionali.
Come il Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito ha riconosciuto nel documento finale e in conformità alle risoluzioni approvate nella mozione generale del IX Congresso di Radicali Italiani c'è necessità di un consolidamento e rilancio della lotta radicale a livello internazionale per l'affermazione della democrazia basata sul pieno rispetto delle libertà fondamentali. A tal fine è stato stabilito che il 39esimo Congresso del Partito si terrà in Africa entro i primi mesi del 2011.
L'audizione in parlamento e la visita al carcere femminile di Bamako
Primo voto sulla moratoria universale per la pena di morte all'ONU
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