Insieme, a sostegno dell'iniziativa di Marco Pannella
Care compagne e cari compagni,
con un articolo pubblicato ieri su Il Tempo, Marco Pannella (insieme a Maurizio Turco) ha esplicitato i contenuti e gli obiettivi della avvenuta ripresa del suo sciopero totale della fame e della sete.
Non abbiamo più solo il dovere, ma l’OBBLIGO di intervenire, ci dice Marco Pannella.
Mancano 134 giorni all’ultimatum imposto all’Italia dalla Corte EDU con la sentenza Torreggiani affinché siano rimosse le cause strutturali che generano i “trattamenti inumani e degradanti” (Tortura: art. 6 della CEDU) nelle nostre carceri, e il Parlamento ancora non ha discusso il messaggio solenne che l’8 ottobre 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alle Camere. Garante supremo del rispetto della legalità da parte dello Stato, il Presidente Napolitano ha voluto utilizzare lo strumento principe che la Costituzione (art. 87) gli affida per rivolgersi al Parlamento. In quella occasione, Napolitano ricordava a deputati e senatori che l'Italia viene “a porsi in una condizione che ho già definito umiliante sul piano internazionale per le tantissime violazioni di quel divieto di trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei detenuti che la Convenzione europea colloca accanto allo stesso diritto alla vita. E tale violazione dei diritti umani va ad aggiungersi, nella sua estrema gravità, a quelle, anche esse numerose, concernenti la durata non ragionevole dei processi.”
Aderisci allo sciopero della fame
Non solo carceri, dunque, ma anche giustizia negata dall’irragionevole durata dei processi.
Confido - scriveva Napolitano oltre tre mesi fa agli ‘onorevoli parlamentari’ - che vorrete intendere le ragioni per cui mi sono rivolto a voi attraverso un formale messaggio al Parlamento e la natura delle questioni che l'Italia ha l'obbligo di affrontare per imperativi pronunciamenti europei. Si tratta di questioni e ragioni che attengono a quei livelli di civiltà e dignità che il nostro paese non può lasciar compromettere da ingiustificabili distorsioni e omissioni della politica carceraria e della politica per la giustizia.
A questa situazione, Marco Pannella, aggiunge come ragioni e obiettivi della sua azione nonviolenta altri due punti imprescindibili:
- il pericoloso annuncio - proveniente da “autorevoli” esponenti di fazioni del centro-sinistra e del centro-sinistra con il generoso apporto del leader pentastellato Beppe Grillo – secondo il quale, fatta la Riforma elettorale, si debba andare immediatamente al voto, in palese violazione di accordi internazionali sottoscritti dall’Italia, secondo i quali è necessario che passi almeno un anno tra il varo della riforma e la sua prima applicazione, per dare il tempo minimo necessario all’elettore di comprendere il meccanismo previsto dalle nuove regole del gioco democratico;
- l’incardinarsi di un dibattito pubblico fin qui impedito sul tema del diritto e del rispetto della legalità nazionale e internazionale.
Io credo, care compagne e cari compagni, che come componenti del gruppo dirigente di Radicali italiani sia vitale che anche noi si dia il nostro apporto all’iniziativa nonviolenta in corso. Alcuni di noi lo hanno fatto con slancio preannunciando il proprio sciopero della fame appena ascoltato l’annuncio di Marco a Radio Radicale. Altri possono farlo mi auguro da subito, rispondendo a questa email.
Inoltre, credo che dobbiamo cogliere come occasione di mobilitazione sulla “giustizia e per l’amnistia” anche l’inaugurazione dell’anno giudiziario che il 25 gennaio si terrà in tutte le 26 Corti d’Appello in Italia (dopo l’apertura nazionale prevista a Roma presso la Corte di Cassazione il giorno prima a Roma). Sarebbe importante che ci si organizzasse dappertutto per essere presenti sia fuori con i nostri striscioni, sia dentro con i nostri interventi.
Quanto agli interventi, al momento io so che interverrò il 25 a Firenze assieme alle compagne e ai compagni dell’Associazione Radicale “Andrea Tamburi”. Maurizio Bolognetti prenderà la parola all’inaugurazione presso la Corte d’Appello di Potenza. Giuseppe Rossodivita e Marco Pannella a Roma; Maurizio Turco a Milano dove sarà presente anche Valerio Federico. Si tratta di completare questo primissimo quadro sia con la disponibilità a “prendere la parola” (che va comunicata al Presidente della Corte d’appello di ogni città), sia con l’organizzazione delle manifestazioni all’esterno.
Grazie per l’attenzione e per le risposte che spero arriveranno e… per molti di voi, ci vediamo al Comitato Nazionale di Radicali italiani previsto per il prossimo fine settimana.
Rita Bernardini
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