"INFORMERAI": tutto quello che avreste voluto sapere ma la Rai non ha mai osato dirvi
L'informazione che non c'è
Secondo voi la RAI offre un'adeguata informazione rispetto all'argomento del debito pubblico e alla sua riduzione? Riproviamo: quanto conoscete delle urgenze su Welfare, lavoro, liberalizzazioni e concorrenza? Il servizio pubblico vi dice abbastanza sulla ragioni della riforma della giustizia, sui costi derivanti dalla sua continua dilazione, sulla condizione disumana delle carceri, sui risultati e i costi delle politiche proibizioniste sulla droga? E ancora: ricordate trasmissioni di approfondimento su temi come ecologia, rischio sismico o rischio idrogeologico? E la ricostruzione de L'Aquila.. è mai iniziata? E le politiche sull'immigrazione, che ne è al di fuori delle emergenze lampedusane e la propaganda di Maroni? A che punto è la riforma dello Stato e il dibattito sulla legge elettorale? Qualcuno sa più nulla dell'Unione Europea??
Denuncia la RAI per l'informazione che ti nega »
È un fatto: la Rai dolosamente nasconde, deforma e manipola l'informazione che offre al cittadino mettendola al servizio della partitocrazia. Questioni centrali del nostro tempo vengono sottratte alla conoscenza del popolo italiano: scomparendo dall'agenda televisiva, possono rimanere fuori da quella politica.
Cosa la RAI dovrebbe fare e non fa
In uno Stato democratico ciascun cittadino ha diritto ad una informazione obiettiva, completa, leale e aperta, tanto più se fornita da un pubblico servizio. È proprio il Testo unico della radiotelevisione a recitare, negli articoli 3 e 7:
Costituiscono principi fondamentali del sistema radiotelevisivo il pluralismo, l'obiettività, la completezza, la lealtà e l'imparzialità dell'informazione, nonché l'apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche, sociali, culturali e religiose e la salvaguardia delle diversità etniche e del patrimonio culturale, artistico e ambientale;
l'attività di informazione radiotelevisiva costituisce un servizio di interesse generale che deve garantire la libera formazione delle opinioni e l'accesso di tutti i soggetti politici alle trasmissioni di informazione e di propaganda elettorale e politica in condizioni di parità di trattamento e imparzialità;
Servizio pubblico, spettacolo informe
Eppure ciò che la RAI ci offre è uno spettacolo informe e fuorilegge, sintomo di quanto la nostra democrazia sia malata.
Denuncia la RAI per l'informazione che ti nega »
Una mobilitazione collettiva può curarla! Radicali Italiani lancia la nuova campagna INFORMERAI che chiama i cittadini a difendere se stessi e il proprio diritto ad essere informati correttamente e in modo completo, fornendo loro gli strumenti per farlo. Tra le ragioni della battaglia nonviolenta di Marco Pannella si legge proprio: «Perchè l'Italia possa tornare in qualche modo ad essere considerata una democrazia». E come meglio si può tornare ad esserlo se non rimettendo in circolo quel minimo di conoscenza proprio sui temi che sono rimossi perchè scomodi al Palazzo?
È importante mobilitarsi in massa
Negli anni passati Radicali Italiani si è assunto l'onore di difendere i diritti di tutti a conoscere per poter deliberare, creando dossier, pubblicando documentazione grazie al lavoro scientifico del Centro d'ascolto radiotelevisivo e presentando denunce alle Procure e all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (l'Agcom) che hanno prodotto una importante giurisprudenza. Oggi occorre che ciascuno prenda l'iniziativa e si attivi per difendere i suoi diritti. In questa pagina troverete i moduli di denuncia che potrete voi stessi utilizzare per far saltare il tappo della non conoscenza: invia una mail all'Agcom all'indirizzo agcom@cert.agcom.it, oppure scarica un modulo e mandalo via fax al 081/7507616, per rivendicare direttamente la necessità di essere informato rispetto a tutti questi temi o ad uno in particolare, per il quale sarebbe oggettivamente necessario il pubblico confronto.
La denuncia generale sull'informazione (pdf)
L'elenco dei temi e denunce in pdf:
- L'Aquila- riguardo la cosiddetta ricostruzione dell’Aquila, alle 37.803 persone che risultavano senza casa a 2 anni dal sisma; riguardo a quel 45% del territorio nazionale a elevato rischio sismico e al patrimonio edilizio italiano non antisismico; la situazione dell'area vesuviana fortemente urbanizzata e ai rischi in caso di eruzione.
- Concorrenza e tutela del consumatore - l'OCSE, l'Autorità Antitrust, la Banca d'Italia, hanno tutte individuato quale causa della crisi economica e occupazionale italiana la poca concorrenza e tutela del consumatore nel nostro Paese insieme al ritardo del processo di liberalizzazioni. Per un dibattito che confronti le proposte alternative.
- Debito pubblico - il debito pubblico ha superato i 1.900 miliardi di euro, ma da trent'anni è vietato parlarne e approfondire le conseguenze dell'inazione. Lediverse soluzioni, i rischi che le agenzie internazionali paventano per il futuro del nostro stato nel caso di una mancata inversione di rotta.
- Droga - Quarant'anni di politiche proibizioniste hanno prodotto enormi costi sociali, economici e sanitari. Mentre anche a livello internazionale viene dichiarato il fallimento del proibizionsimo libera, agli italiani sono negate analisi con dei dati scientifici e la conoscenza delle proposte alternative.
- Ecologia - riguardo all'obiettivo obbligatorio per l'Italia del raggiungimento del 17% di consumi energetici da fonti rinnovabili entro il 2020; riguardo agli allarmi diffusi dall'Agenzia Europea per l'Ambiente; per avere approfondimenti sull'emergenza rifiuti e su cosa implica che quasi il 70% dei comuni italiani si trovano in aree classificate a massimo rischio idrogeologico.
- Giustizia e carceri - riguardo la condizione disumana delle carceri italiane, alla violazione dei diritti umani che in esse si perpetra, alla bancarotta del sistema giustizia e a quella riforma che si procrastina da anni senza che si riescano a conoscere le diverse opzioni che le forze politiche propongono.
- Immigrazione - riguardo l'urgenza di un percorso legale per governare un fenomeno storico attualmente gestito nell'illegalità dello Stato italiano, che viola le direttiva europea e costringe centinaia di migliaia di immigrati nel sottobosco del lavoro nero e della criminalità.
- Riforma dello Stato e riforma elettorale - riguardo ai cambiamenti in corso della forma di Stato e di Governo, con il nodo cruciale della legge elettorale e di una vera riforma della politica e l'abbattimento dei costi della partitocrazia.
- Unione Europea - riguardo le difficoltà, innanzitutto politiche, processo di allargamento e di integrazione dell’Unione europea, alla crisi economica e al rischio di default di importanti Stati europei.
- Welfare - riguardo all'attuale infimo livello di welfare che lo stato italiano garantisce ai suoi cittadini, imperniato essenzialmente sulla Cassa integrazione e all'iniquo sistema previdenziale di cui i lavoratori sono vittima.
- Login to post comments
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.