Contributi silenti: la grande truffa del sistema previdenziale

Happy HInpsMartedì 29 marzo, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, i Radicali hanno presentato le iniziative parlamentari sui Contributi silenti, la grande truffa del sistema previdenziale italiano. A breve si terrà una ulteriore conferenza stampa per illustrare le modalità di svolgimento della campagna, che culminerà il prossimo 20 maggio con la Prima Giornata Nazionale dei Silenti. Riportiamo di seguito l'articolo pubblicato dal Il Sole 24Ore e il video della Conferenza stampa.

Scopri l'appello e la manifestazione per i contributi silenti

Prima giornata dei contributi silenti

La proposta di legge dei radicali: restituire i contributi a chi non matura la pensione

"Una proposta di legge ad hoc, illustrata oggi in conferenza stampa, e una manifestazione indetta per il 20 maggio. Obiettivo: la restituzione dei contributi dovuti alla gestione separata dell'Inps dai parasubordinati, dai precari e da coloro che esercitano professioni non ordinistiche e che, in assenza del raggiungimento dei «requisiti minimi» vengono usati per pagare le pensioni di altri, ma non danno diritto ad averne una propria. A promuovere il doppio binario sono i Radicali che, per bocca del leader Marco Pannella, definiscono la situazione come «una ingiustizia che non consente all'Italia d'essere considerata un paese democratico».

Precari e giovani penalizzati due volte

L'iniziativa dei Radicali prevede che «ai lavoratori o ai loro superstiti» venga riconosciuto «il diritto, su domanda, alla restituzione» di quei contributi cosiddetti «a fondo perduto». Per i firmatari della proposta (Maurizio Turco, Rita Bernardini, Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci ed Elisabetta Zamparutti), i «più bisognosi» vengono «penalizzati due volte»: non solo non possono accedere alla pensione per cui hanno versato contributi, ma quel denaro viene utilizzato a vantaggio di altri. I più danneggiati dal vigente sistema - si sottolinea nella presentazione dell'iniziativa di legge - sono i giovani, i precari e i parasubordinati, che con maggiore difficoltà raggiungono i trentacinque anni di anzianità minima, dato che nel mercato "legale" del lavoro si entra sempre più tardi e che sempre più di frequente si lavora in modo intermittente e precario.

La copertura degli oneri ammonta a 5 miliardi di euro

I Radicali sottolineano infine che non si tratta di somme poco rilevanti, poiché chi perde i contributi versati e non accede alla pensione, ha dovuto rinunciare inutilmente, per anni, a circa un quarto del suo stipendio. «La gestione dei parasubordinati all'Inps, è diventata una "gallina dalle uova d'oro" - concludono i Radicali - come denunciato dal collega Giuliano Cazzola e dalla più autorevole dottrina». Secondo i firmatari la copertura degli oneri, stimata in 5 miliardi di euro annui a partire dal 2009, potrà essere realizzata con una «vera e propria riforma» delle pensioni con il «progressivo innalzamento dell'età pensionabile e l'equiparazione della stessa tra uomini e donne. Anche se, ammettono i Radicali, «gli oneri effettivi non sono preventivabili a priori, in quanto non esistono dati certi sui contributi silenti realmente esistenti». "

Leggi la risposta a Fassina di Michele De Lucia e Maurizio Turco

  • Il video integrale della Conferenza stampa


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