Parco dei Monti Sibillini in crisi:”Un Fondo nazionale ed apertura ai privati”.

Parco Nazionale dei Monti Sibillini in crisi. Radicali Marche: “Un Fondo nazionale ed apertura ai privati”

Nel 1993, con Decreto del Presidente della Repubblica del 6 agosto, viene istituito l’Ente Parco dei Monti Sibillini, un’area che comprende e collega Marche ed Umbria. Settantamila ettari che vanno a toccare quattro province e che ora, dopo i “tagli lineari” dell’ultima Legge di Stabilità, sono a rischio antropizzazione, incendio ed alluvione. In tre anni, infatti, i fondi destinati al Ministero dell’Ambiente, che a sua volta finanzia il Parco, sono diminuiti del 60%.

Nel 2010, proclamato dall’ONU “Anno della Biodiversità”, il Governo rinuncia ai parchi nazionali, fonte di richiamo turistico europeo e non solo, che sono ormai al collasso dopo la riduzione eccessiva dei fondi.
Il Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Massimo Marcaccio, ha dichiarato che il bilancio del Parco da lui presieduto “dal 2000 a oggi è diminuito di circa il 30 per cento” (fonte “Left – Avvenimenti” n.44 del 12 nov 2010) e noi Radicali Marche ci appoggiamo al suo accorato appello ricordando che nella gestione del territorio, a livello operativo, sono tantissime le emergenze da affrontare: dall’abusivismo edilizio agli incendi, dai tagli boschivi ai rischi idrogeologici.

Un patrimonio naturale ed economico che il Governo sta quindi lasciando morire e che pure potrebbe giovarsi di poche e mirate riforme per potersi rialzare.

La soluzione prospettata da noi Radicali Marche è quella dell’istituzione di un Fondo nazionale di sostegno alle politiche di tutela e valorizzazione ambientale che si nutra di:

  • donazioni volontarie;
  • donazioni del cinque per mille;
  • fondi dell’otto per mille destinato allo Stato;
  • introiti di giochi e lotterie nazionali;
  • introiti relativi alle concessioni demaniali in Aree Protette;
  • riscossioni di parte delle sanzioni amministrative relative ad illeciti ambientali riscontrati nei Parchi.

Un sistema alla francese insomma, già testato con ampio successo oltralpe.E giusto per copiare dagli altri stati, senza l’onere di inventarsi nulla, la nostra proposta, collocata in un’ottica di ambientalismo liberale, è quella di aprire l’ingresso ai capitali anche privati attraverso una liberalizzazione della gestione dei Parchi attraverso la creazione di regole certe, ampi poteri di pianificazione organizzativa finalizzata ad obiettivi qualitativi di medio-lungo periodo e limitati, controllabili e certi poteri di influenza edificatoria per sventare il rischio di antropizzazione eccessiva delle Aree Protette.

Tutto ciò per una gestione dei parchi in chiave economica non assistita, per l’utilizzo delle risorse naturali, nel loro pieno rispetto e valorizzazione, come risorse economiche per un nuovo sviluppo di impresa, di profitto, di nuovi posti di lavoro.

Matteo Mainardi(Presidente dell’Associazione Radicali Marche)

    Fonte: http://beta.radicalimarche.org/2010/11/19/parco-dei-monti-sibillini-in-crisiun-fondo-nazionale-ed-apertura-ai-privati/

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