Serve una legge organica per abbandonare i metodi predatori della gestione emergenziale
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Non varrebbe la pena rispondere al leghista Borghezio se non fosse per quando afferma che “non ci sono importanti iniziative autonome di ripresa”.
La verità , infatti, è completamente opposta: la popolazione aquilana, sostenuta dal sindaco Vialente, ha posto in essere da subito iniziative per affrontare alla radice i problemi strutturali che impediscono all’Aquila di rinascere.
Mi riferisco all’urgenza di superare una gestione emergenziale risultata alla prova dei fatti inefficace e criminogena nonché alla necessità di fare del “caso L’Aquila” una questione nazionale e un’occasione di riscossa democratica.
Da settimane, infatti, è in corso una raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare elaborata dall’Assemblea cittadina. Una proposta di legge che, al pari di quella depositata dai parlamentari radicali a prima firma Elisabetta Zamparutti, affronta in maniera organica il passaggio dai commissariamenti straordinari ad un governo ordinario e democratico della ricostruzione che coinvolga i cittadini anziché utilizzarli come meri oggetti di vecchie nuove speculazioni.
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