No tax area al Sud (e basta finti incentivi)
da Il secolo d'Italia
La bufera giudiziaria che sta investendo il business dell’energia eolica nel Mezzogiorno, mostra – una volta di più – quanta inefficienza finiscano per generare le politiche degli incentivi. Certo, la maggior parte degli operatori hanno agito correttamente, tenendosi lontani da corruzione e criminalità organizzata, ma ciò non consente di liquidare il malaffare connesso all’installazione delle torri eoliche come epifenomeno tutto sommato marginale.
C’è un punto dirimente: l’accaparramento degli incentivi pubblici finisce per definire un mercato specifico, dove la concorrenza non si gioca a colpi di efficienza e produttività ma sulla base delle relazioni con la macchina politico-amministrativa (non è un caso che una quota cospicua del valore prodotto dalla filiera delle rinnovabili sia appannaggio dei professionisti delle scartoffie, più che dei progettisti o degli installatori).
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