Mozione del Consiglio Direttivo - Accesso alla Rete, Civil Hacking ed Open Data

Articolo pubblicato il 12/10/2010 nella sezione Associazioni

Il Consiglio Direttivo di Agorà Digitale,
riunito presso la sede di Via di Torre Argentina 76, Roma il 9 ottobre 2010, alla presenza di 6 membri del consiglio direttivo (Marco Calamari, Marco Cappato, Diego Galli, Pietro Migliorati, Luca Nicotra, Guido Scorza) e 3 invitati (Ernesto Belisario, Biagio Celi e Vittorio Zambardino);
dopo aver consultato in via straordinaria in data 11 ottobre 2010 i membri assenti del direttivo tramite posta elettronica al fine del raggiungimento del numero legale;

impegna gli organi dirigenti dell'Associazione:

ad attivarsi immediatamente per organizzare il congresso in concomitanza con l'Internet Governance Forum (IGF) italiano, il 27, 28 o 30 novembre;
ad organizzare al più presto, possibilmente in coincidenza del prossimo congresso, un seminario-workshop in continuità a quello organizzato su privacy e comuncazioni sicure da Marco Calamari, creando il contesto attorno al quale si possa organizzare una comunità di persone con le competenze tecniche necessarie a contribuire con azioni dirette;
a mobilitarsi contro l'articolo 7 della legge Pisanu, attivando allo stesso tempo i contatti presso il Ministero dell'Interno con il fine di abrogare tale norma;
a contribuire all'organizzazione di un movimento per i dati aperti, in continuità con la campagna radicale per l'anagrafe pubblica del eletti, e in collaborazione con le persone e le associzioni impegnate su questo fronte, individuando in un evento nazionale da tenersi entro la primavera del 2011 un primo momento di manifestazione pubblica di questo nuovo progetto politico;
a mettere in atto azioni di disobbedienza civile contro la limitazione dell'accesso alla rete e per la liberazione dei dati chiusi, in particolare quelli geografici e quelli illegittimamente utilizzati economicamente in regime di monopolio;
a proseguire nella prima campagna per i diritti digitali dei cittadini, anche tramite azioni giudiziarie
ad individuare gli strumenti e le sedi trasnanzionali dove intraprendere una iniziativa per il riconoscimento dei diritti civili legati alla rete.