Marche: la grande discarica!

Visti i dati dei Comuni delle Marche riguardo alla raccolta differenziata, possiamo dire senza esitazioni che quella del riciclo dei rifiuti sarà una delle partite più dure che l’amministrazione regionale dovrà riuscire a vincere al più presto. Altrimenti, come sempre, a farne le spese saranno le tasche dei contribuenti.

Noi Radicali Marche ci impegnamo a denunciare pubblicamente la disastrosa situazione della differenziazione dei rifiuti nella Regione Marche e soprattutto nei principali Comuni.

Il D.Lgs. 152/2006 all’articolo 205 comma 1 definisce i seguenti obiettivi di Raccolta Differenziata dei rifiuti urbani:

  • almeno il 35% entro il 31.12.2006
  • almeno il 45% entro il 31.12.2008
  • almeno il 65% entro il 31.12.2012

Il comma 2 dello stesso articolo introduce un’addizionale del 20% sul tributo dei conferimenti in discarica per chi non raggiunge tali obiettivi.

Stando ai dati pervenuti alla Regione per la relazione del Decreto del 07.04.2010 con all’oggetto “Determinazione del livello di raccolta differenziata dei Comuni al fine dell’applicazione dell’art. 2 bis della LR 15/97 Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi” denunciamo l’inadempienza degli Ambiti Territoriali Ottimali che (fatta eccezione per l’ATO3 Marche Centro) non hanno ancora raggiunto dopo un anno e mezzo, la quota di differenziazione del 45% prevista per fine 2008.

Per la precisione Ancona si ferma al 37,08%, Fermo al 34,79% Pesaro e Urbino al 33,81% ed Ascoli Piceno addirittura al 30,51%.
Dati lontani dall’alta percentuale richiesta per la fine del 2012 che vedono Ascoli Piceno nemmeno a metà percorso. Intanto a farne le spese è la collettività che si ritrova un’addizionale del 20% sul tributo dei conferimenti in discarica.

Vogliamo anche evidenziare il fatto che la mancata sensibilità da parte degli eletti ai vari livelli amministrativi per la raccolta differenziata provoca danni alle casse comunali non facendoli beneficiare del diritto all’applicazione dal 01.01.2010 fino al 31.12.2010 della modulazione del tributo prevista dal comma 1 dell’art. 2 bis della LR 15/97. Tra i beneficiari di quest’ultimo diritto infatti non troviamo nessun Comune delle province di Pesaro e Urbino e di Ascoli Piceno.

Si fa un gran parlare di raccolta differenziata, ma risulta evidente che la nostra regione continua a viaggiare sul pericoloso binario delle discariche indifferenziate: poco virtuose ma di certo redditizie per qualcuno e tra questi non per la collettività.
Non investire sulla raccolta differenziata oggi, in tempi in cui le cosiddette “mete del turismo verde” conoscono un’espansione senza precedenti, significa sacrificare il turismo e lo sviluppo oltre ai risparmi dei contribuenti. Tutto ciò in cambio di un futuro a base di mondezza per le prossime generazioni.

Al proposito chiediamo alle Giunte comunali ed a quelle provinciali spiegazioni e progetti per invertire questa tendenza di “non-differenziazione”. Altresì chiediamo di dare pubblicità della propria situazione sul campo della Raccolta Differenziata in comparazione con Comuni e Province virtuose.

Fonte: http://beta.radicalimarche.org/2010/06/29/marche-la-grande-discarica/

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