Manifestazione davanti al tribunale di Cremona

Sit-in dei radicali. “La procura chiuda l’'indagine.
E la raffineria va dimessa”
TAMOIL: QUEL DOSSIER SULLA
‘STORIA INQUINATA’
(La Provincia del 10.10.2010)

Il sit-in dei radicali, il numero tre dall’inizio dell’anno, anche stavolta davanti al palazzo di giustizia. Ma lo slogan diverso: ‘Inchiesta Tamoil: se tre anni vi sembran pochi’. Tre anni da quel luglio 2007, quando il pm, Cinzia Piccioni, apr l’inchiesta madre sull’inquinamento e poi quelle che via via si sono aggiunte sui valori di benzene nell’urina dei lavoratori, sui serbatoi, sugli odori che coinvolsero lo Stanga. A fine anno si trasferir alla procura di Ascoli Piceno. “Nell’incontro del 18 giugno scorso, a cui era presente anche l’onorevole Turco, il procuratore Roberto di Martino ci aveva dato ampia assicurazione circa la chiusura dell’indagine: Sono passati quattro mesi. Il pm Piccioni sta per andarsene. Il tempo degli addii si sta avvicinando. Sappiamo che al pm restano circa settanta giorni”. A lanciare “per l’ennesima volta l’allarme” Sergio Ravelli, presidente del Comitato nazionale di radicali italiani, arrivato al sit-in con il deputato radicale Maurizio Turco. E lui, Turco, lancia un ultimatum alla Tamoil: “Non sottovalutiamo il problema dell’occupazione, ma l’unica possibile soluzione la chiusura degli impianti, che sono vetusti. N i dirigenti della Tamoil n chi doveva sorvegliare si sono accorti dei versamenti nocivi. Invece stato un fatto gravissimo, sottovalutato. La Tamoil deve smettere le proprie attivit, ma anche farsi carico delle conseguenze: dai lavoratori alla bonifica, che ha dei costi elevatissimi”. Al sit-in, Ravelli arriva non solo con cartelli e striscione. Ma con sottobraccio un aggiornamento del dossier sulla “storia inquinata”. Dodici pagine e un titolo: ‘Cronistoria di una lotta radicale lunga 25 anni’. Ravelli andato a ‘rispolverare’ i documenti relativi al consiglio comunale del 25 novembre 1985, quando sindaco era Renzo Zaffanella (Psi), “Vincenzo Verbaschi capogruppo Dc, Giuseppe Azioni capogruppo Pci, Enrico Vidali capogruppo Psi, Agostino Vargas consigliere Msi, Giuseppe Ghizzoni consigliere Pri” e quando “per la prima volta in consiglio c’era un esponente dei Radicali, in pi donna, eletta nelle liste dei Verdi: Elena Ginestri”. Spiega Ravelli che “nel 1985 Tamoil Italia Spa viene posta in vendita. Una banca d’investimento rileva la societ e, successivamente, cede il pacchetto di maggioranza a societ finanziarie che agiscono per conto del Governo libico, in particolare della famiglia Gheddafi”. Venticinque anni fa “tutti i gruppi politici, ad eccezione della radicale Ginestri, approvano l’ordine del giorno relativo al rinnovo della concessione e alla ripresa dell’attivit della raffineria Tamoil. Nell’esprimere parere contrario, la radicale Ginestri chiedeva un rilevamento dei livelli d’inquinamento, la redazione di un piano d’emergenza e l’inserimento della raffineria in un anello di vegetazione”. Nel novembre del 1986, sempre Ginestri fece un’interrogazione “riguardante l’inquinamento atmosferico generato dalla lavorazione dei prodotti petroliferi della raffineria Tamoil”. “Novembre ’85 e ’86 rappresentano lo snodo decisivo e invece la ‘grande ammucchiata’ dei partiti cremonesi si genuflette a Gheddafi e al governo libico. Connivenza e sudditanza, poi arrivano gli sponsor. Nessuno, salvo i Radicali, ha alzato la voce contro la Tamoil”. E venticinque anni dopo “ai nostri sit-in non si sono mai visti esponenti politici n di destra n di sinistra. Noi quattro Radicali cocciuti continueremo ad esserci, come sempre”. Per Turco “questa l’ennesima tappa di una lotta iniziata nel 1985 con alterne fortune di attenzione da parte di istituzioni, politica e magistratura, perch qui che si gioca la partita. La Tamoil va chiusa, l’area bonificata e solo grazie alla magistratura si arriver a questo. Qui non c’ nulla di preconcetto: si era cercato di vedere una possibile ristrutturazione dell’azienda, ma non possibile. Continueremo questa solitaria lotta per restituire alla citt un pezzo non irrilevante del suo territorio”. (Francesca Morandi)

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Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1668

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