MANIFESTAZIONE DAVANTI AL TRIBUNALE DI CREMONA

TAMOIL, ANCORA RIUNIONI E NIENTE RISPOSTE
Enti ed istituzioni prendono tempo nell’attesa di decisioni che vengono assunte altrove
(La Cronaca del 14.10.2010)

Si parler solo del piano di caratterizzazione delle aree ex alveo del Riglio, quelle che inizialmente Tamoil si era rifiutata di indagare in quanto fuori dalle sue propriet, nella conferenza di servizio in programma domani, venerdi 15, tra gli enti cremonesi che si occupano dell’annosa vicenda. Rimandata a data da destinarsi, forse a fine mese, la riunione riguardante le aree esterne canottieri: Dopolavoro ferroviario, Bissolati, Flora, quelle che convivono da epoca imprecisata con gli idrocarburi in falda e nei terreni….
L’impressione che hanno i cremonesi invece che pi che riunioni servirebbero fatti, e i ritardi in questo senso sono sempre pi imbarazzanti. Li ha ricordati sabato scorso la mobilitazione sit-in dei Radicali di Sergio Ravelli davanti al Tribunale: “Quando nel novembre 1985 – si legge nel dossier consegnato in quell’occasione – la radicale Elena Ginestri, eletta nelle liste dei ‘Verdi’, vot contro il rinnovo della concessione tra raffineria Tamoil e il Comune di Cremona chiese, inutilmente, l’abbattimento delle immissioni inquinanti nell’atmosfera”. Leggere oggi l’interrogazione che Elena Ginestri present l’anno seguente fa pensare: “Poich la popolazione residente in vaste zone circostanti la raffineria seguita a denunciare la percezione di miasmi di indubbia provenienza, i Verdi chiedono di conoscere: se esistono, e di quali tipi eventualmente siano, i filtri di abbattimento dei fumi; quale tipo di controllo viene effettuato sulle emissioni gassose;” solo per citare alcune delle richieste a cui non fu dato alcun seguito e che, riviste a 25 anni di distanza, suonano come tante profezie di Cassandra. (g.b.)

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Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1670

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