L'associazione Radicali Abruzzo sta con Emma Bonino
"Pretendere che le Istituzioni facciano innanzitutto il loro dovere, lo dobbiamo esigere senza rassegnarci. I comuni devono fare il loro dovere. La legge - che non ho fatto io e forse non avete fatto neanche voi - chiede ai comuni di informare i cittadini che possono partecipare a sottoscrivere le liste di coloro che vogliono candidarsi. La legge dice che in Italia ci sono 300 mila autenticatori a cui è stata attribuito il servizio pubblico di autenticare le firme. La legge dice che il servizio cosiddetto pubblico Rai deve informare i cittadini un mese prima del deposito delle liste, modalità, tempi, modi e dove: chi vuole andare a firmare per la lista che vuole sostenere.
Cari amici, di tutto questo, io non ho visto proprio niente negli 30 giorni, e non l'ho visto in 30 anni. Perché ormai è un'abitudine di molti, le firme si raccolgono illegali, si raccolgono sottobanco, si fanno anche degli scambi e dei piaceri ai soliti amici, e solo se sono amici, non se sono scomodi e leali. Solo se sono amici e un po' succubi. Non sta a me, non sono io, non mi riconosco in questa pratica e in questo modo di preparare e vivere e far vivere ai nostri cittadini il momento più alto dell'espressione e del confronto democratico".
Orazio Papili, Roberto Di Masci e Raffaele Pistelli iniziano da oggi, mercoledì 24 febbraio, lo sciopero della fame a staffetta, a sostegno dell’iniziativa nonviolenta di Emma, di denuncia della situazione di illegalità, in assenza di qualsiasi risposta ai ripetuti appelli per un ritorno alla legalità.
Il presidente e il segretario dell’Associazione Radicali Abruzzo
Orazio Papili e Roberto Di Masci