L’Unesco potrebbe depennare Napoli

di Luca Mattiucci da il Corriere del Mezzogiorno 25-09-2010

Il Centro Storico di Napoli rischia di perdere il riconoscimento dell’Unesco. A denunciarlo numerose associazioni e cittadini del territorio — tra cui il cantante Eddy Napoli— che ieri mattina hanno manifestato davanti Palazzo San Giacomo. Pare difatti che se il Comune di Napoli non presenterà a Parigi entro il febbraio 2011 il «Piano di Gestione», ovvero l’insieme programmatico di misure per mettere a sistema servizi ed attività — sicurezza, pulizia, accoglienza ed esercizi pubblici che riguardano il più vasto centro storico d’Europa— la città rischia di essere depennata dalla «World Heritage List». «Napoli è entrata a far parte dell’Unesco nel 1995, da allora nessuna Giunta – dichiara Antonio Pariante, presidente del Comitato Civico Portosalvo – si è fatta carico di ottemperare a questo dovere, creando di fatto un caso Napoli che l’International Bureau Unesco ha deciso di fronteggiare con un ultimatum».
La protesta di ieri davanti la sede di palazzo San Giacomo: secondo le associazioni, il patrimonio storico di Napoli rischia di perdere il «marchio» Unesco

Quindici anni di silenzio. Un silenzio che si spezzò lo scorso dicembre quando una commissione dell’Unesco, in visita d’ispezione rilevò, oltre all’assenza del Pdg, che il centro della città versava in un degrado considerevole. Furono quindi convocati a Parigi l’allora presidente della Regione Bassolino e l’assessore Nicola Oddati che, alla presenza del direttore generale Unesco Irina Bukova, firmarono una convenzione con la quale si impegnavano alla redazione del «Piano di Gestione». Oggi le preoccupazioni crescono. Se, infatti, l’organismo internazionale ha sempre chiuso un occhio tenendo conto che i due terzi del patrimonio Unesco sono situati in Italia è pur vero che il recente depennamento della città di Dresda, per gli stessi motivi, inizia a far riflettere. «Attualmente la Giunta sposta-incalza Pariante – l’attenzione sul Forum delle Culture come unica priorità e panacea della crisi d’immagine della città». La ribattuta giunge dall’assessore Oddati «Non è il caso di fare allarmismo. Stiamo lavorando per fare in modo che a febbraio tutto sia in regola». L’ultima riunione però, di cui si ha notizia per giunta ufficiosa, sembra si sia svolta a giugno in una località stranamente distante dal centro: Vietri sul Mare. «Di quest’incontro – denuncia Tiziana Iorio del Comitato Città Antica, impegnata in primo piano sulla questione – non sappiamo nulla. Non ci hanno convocati, nonostante tra le raccomandazioni dell’Unesco fosse ben chiara la richiesta di partecipazione degli attori sociali». E con i comitati si schiera anche una realtà d’eccellenza «E’ auspicabile che gli organismi deputati provvedano a risolvere l’inerzia accumulata negli anni – dichiara il Daniele Marrama della Fondazione Napoli Centro Storico – Laddove ciò non dovesse accadere sarebbero incalcolabili i danni per una città che sul turismo dovrebbe reggere la propria economia

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=2326

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