IX CONGRESSO DI RADICALI ITALIANI
LA MOZIONE GENERALE APPROVATA
Il IX Congresso di Radicali Italiani, riunito a Chianciano dal 29 ottobre al 1 novembre 2010, riconosce nel grande Satyagraha per la Pace il Diritto e la Democrazia, rafforzato dall'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella ripresa lo scorso 2 ottobre, lo strumento per l'affermazione del diritto individuale alla democrazia come diritto umano universale storicamente acquisito e codificato a livello nazionale e internazionale. Individua nella convocazione e nel successo del 39esimo Congresso del Partito Radicale la tappa fondamentale per il rilancio politico, organizzativo e statutario dell'intera galassia Radicale, a partire dall'attivazione delle giurisdizioni nazionali, regionali e internazionali al fine di promuovere e proteggere i diritti umani in tutto il mondo e a questo fine impegna gli organi dirigenti a mobilitarsi da subito insieme agli altri soggetti costituenti il Partito.
Conferma la piena adesione e partecipazione di Radicali italiani alla lotta di liberazione dal sessantennio partitocratico che la galassia radicale ha incardinato con la documentazione e dalla denuncia contenuta nella "Peste italiana", una lotta alla quale tanti Radicali hanno dato corpo attraverso iniziative nonviolente, occupazioni di sedi istituzionali, forme di non-collaborazione e resistenza agli atti pi violenti del regime. Denuncia come, di fronte al collasso della giustizia italiana, massimo problema istituzionale e sociale che coinvolge milioni di famiglie e soffoca l'economia, n il Governo n il Parlamento hanno provveduto, nonostante il costante e fattivo impegno dei parlamentari radicali, a quella riforma strutturale e organica in assenza della quale viene meno qualsiasi possibilit per il nostro Paese di ripristinare legalit e Costituzione. Considerata l'urgenza di interrompere le vere e proprie torture che subiscono quotidianamente detenuti e agenti penitenziari, gi costretti in condizioni disumane a causa dell'ulteriore aumento della popolazione carceraria (68.527 detenuti su una capienza di 44.612 posti), d mandato agli organi dirigenti di convocare gli "Stati Generali delle carceri" per mobilitare tutti coloro che non sono disposti a tollerare quello che appare oggi come un consistente e allarmante nucleo di nuova Shoah.
Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1682
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