Articolo pubblicato il 22/12/2010 nella sezione Associazioni

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In questo momento di sfacelo e degrado dell’istituzioni i radicali proseguano nella propria opera di conoscenza e divulgazione dei meccanismi che guidano le istituzioni pubbliche, cercando di dare sostanza ad una democrazia che non rispetta le proprie stesse leggi.

In Italia ormai esiste una democrazia “reale”, come tutte le democrazie “reali” ha bisogno di usare parole come “trasparenza delle istituzioni”, “rispetto delle regole”, “primarie”, ma solo in rari casi si trasformano in atti concreti.

Un esempio per tutti è la battaglia dei radicali per ottenere l’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati che dia la possibilità ai cittadini di avere a disposizione tutti gli elementi di conoscenza sull’attività e sull’operato dei propri amministratori, un semplice strumento di trasparenza, ma sembra che trovi ostacoli insormontabili.

Difficoltà che abbiamo incontrate anche a Siena, per questo nel mese di settembre, abbiamo richiesto la consultazione delle dichiarazioni di eletti e nominati, che il nostro Comune deve depositare presso i propri uffici in base alle norme contenute nella legge n. 441 del 1982.

La sorpresa è stata che questi dati non erano consultabili perché per un errata interpretazione, secondo noi, da parte degli uffici del Comune di Siena la legge era stata abrogata.

Per garantire a tutti i cittadini il diritto al conoscere per deliberare, il deputato radicale, Marco Beltrandi, ha presentato una interrogazione al ministro Maroni, perché renda l’interpretazione autentica della legge, consentendo, o meglio, vincolando gli amministratori locali ad ottemperare ai propri doveri ed oneri.

L'obiettivo è quello di ottenere i dati che le istituzioni dovrebbero pubblicare e provare a renderli pubblici, per indurre gli enti locali ad assumersi la responsabilità delle delibere che loro stessi hanno approvato.

Dichiarazione del deputato radicale Marco Beltrandi e della dirigente radicale Giulia Simi

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