Giustizia: al Senato rapido iter del ddl sulle pene domiciliari, ma usciranno solo in 1.500

Asca, 25 settembre 2010

In Commissione Giustizia del Senato è stato effettuato un rapido approfondimento, dopo il lungo confronto che si è sviluppato alla Camera, del ddl 2313 che prevede l’esecuzione presso il domicilio dei residui di pena non superiori ad un anno. Sono esclusi dal beneficio i colpevoli condannati per mafia, terrorismo e altri gravi reati.
È prevista l’assegnazione in strutture di sostegno per i condannati - soprattutto se assegnati a programmi di recupero dalla droga - che non abbiano un proprio domicilio. Il Presidente Berselli ha proposto una eventuale assegnazione del provvedimento in sede legislativa rinviando, però, la decisione in merito a dopo la programmata audizione del Capo Dipartimento dell’Amministrazione Giudiziaria, Franco Ionta.
Questa audizione dovrebbe svolgersi la prossima settimana e subito dopo sarà deciso se chiedere la sede legislativa, ma sul testo sono state espresse varie riserve da parte di alcuni senatori di opposizione, in particolare da Della Monica del Pd e da Ligotti di IdV secondo il quale è incomprensibile la introduzione di un nuovo istituto considerando che il beneficio domiciliare e già contemplato dall’ordinamento sia pure con diverse procedure.
Il senatore Maritati del Pd ha rilevato l’opportunità di prevedere un automatismo nella concessione del beneficio per evitare un aggravio del lavoro per i giudici di sorveglianza, ma il Sottosegretario Caliendo ha rilevato che una disposizione in merito - prevista nel testo originario - è stata eliminata nel dibattito alla Camera. Lo stesso Caliendo ha precisato che, alla luce delle numerose limitazioni previste per la concessione dei domiciliari, saranno 1.500 - 1.700 i detenuti che potranno fruire delle nuove norme (rispetto alla originaria previsione di 4.000 - 5.000 potenziali beneficiari) concorrendo, quindi, solo in parte alla soluzione del problema del sovraffollamento carcerario.

Fonte: http://detenutoignoto.blogspot.com/2010/09/giustizia-al-senato-rapido-iter-del-ddl.html

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