Giuramento (all'americana) contro le tasse

di Diego Menegon*
da Il Foglio del 13 marzo 2010

Il cataclisma che ha investito la presentazione delle liste elettorali ha dirottato il dibattito politico su questioni alte: lo stato di diritto, il principio democratico, il diritto alla partecipazione alla vita politica del paese e l’uguaglianza.

Ai danni recati a ciascuno di questi valori, qualunque sia la soluzione ultima, si accompagnano altri ben più gravi. I candidati a queste elezioni non si sono ancora confrontati sui programmi e il corpo elettorale non conosce ancora il merito dell’offerta politica. La gravità di questo vulnus è approfondita dall’importanza della campagna elettorale in corso. Il 28 marzo si terranno, infatti, le elezioni dei consigli regionali che accumuleranno alle competenze legislative attribuite con la riforma titolo quinto del 2001, le attribuzioni in materia fiscale che saranno conferite con l’attuazione della riforma federale, avviatasi con l’approvazione della legge 42/09 lo scorso anno e la costituzione della commissione tecnica paritetica con decreto del 4 luglio 2009.

Confcontribuenti, l’associazione costituitasi lo scorso gennaio per rappresentare e tutelare i diritti dei taxpayer nel nostro paese, ha lanciato un appello a tutti i candidati perché firmino una dichiarazione d’intenti con cui si impegnino, se eletti, ad opporsi a qualsiasi proposta che implichi un aumento della pressione fiscale nella propria Regione. Un pledge che rievoca la prassi delle elezioni che si svolgono negli Stati Uniti, dove la coscienza politica pone al centro dell’arena elettorale il cittadino-contribuente, ma che costituisce un esperimento inedito nella scena italiana, dove spesso prevalgono l’autoreferenzialità della classe politica nei media e le rappresentanze degli interessi concentrati e particolari nel momento dell’elaborazione delle politiche pubbliche.

A pochi giorni dalla presentazione dell’associazione a Roma, il 6 marzo scorso, che ha visto la partecipazione dei primi candidati firmatari e, tra gli altri, di Oscar Giannino diretto di ChicagoBlog, di Alberto Mingardi, Direttore dell’Istituto Bruno Leoni, si contano già numerose adesioni. Hanno firmato la dichiarazione d’intenti candidati alla presidenza come Fiammetta Modena, per il Pdl in Umbria, di Gianluca Panto, per il Partito Nasional Veneto, e decine di candidati al Consiglio regionale da tutte le parti d’Italia per le liste civiche, per la Lista Bonino Pannella, per la Lega Nord e per il Popolo delle Libertà.

Superata la tempesta di questi giorni, definito il quadro delle liste concorrenti, l’auspicio è quello di tornare a parlare di programmi e proposte, mettendo al centro il tema delle tasse. La questione fiscale è stata per anni la chiave del successo delle campagne per le elezioni politiche. La novità di queste settimane è rappresentata dalla volontà manifestata dai contribuenti di organizzarsi per verificare giorno dopo giorno il rispetto delle promesse fatte alla vigilia del voto. Tocca ora ai candidati riprendere le fila del dibattito e riaprire il confronto sul federalismo fiscale e sui modi con cui intendono darvi attuazione.

*Diego Menegon è il responsabile affari legislativi della ConfContribuenti.

http://radicalivercelli.blogspot.com

Fonte: http://radicalivercelli.blogspot.com/2010/03/giuramento-allamericana-contro-le-tasse.html

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