Proposta per ogni campagna futura (radicale = poesia)

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Dario Schonberg
User offline. Last seen 3 years 35 weeks ago. Offline

Mesi fa ho dato uno sguardo al sito di RI (all'anagrafe pubblica dei deputati radicali, Open Data, Open Parlamento, faccio confusione ora) molto bello, lavoro raffinato. Forse, già sul momentro o solo in seguito, pensandoci e allo stesso tempo leggendo i giornali o ascoltando la radio, credo d'aver pensato come fossero così belli da essere poesia. Giorni fa, pensando a quella volta, commuovendomi pure al ricordo, la notte, alle 3 o 4 di mattina, a spasso col mio cane (veramente è Cleo che porta a spasso me), seduto di notte sulle panchine della pineta a fumare sigari, ho riflettuto e mi sono detto che è il radicale stesso ad essere pura poesia nel panorama politico italiano.

Sia ben chiaro, lo sono anche altri.

Però, il radicale, tra i tanti poesia, la musica più intonata, collettiva là dove altri lo sono nelle loro parti, pure poesia di vasta portata.

Il radicale la mia poesia preferita.

Io sono un poeta, premiato alcune volte anche (solo per dire che sarei abbastanza qualificato nel definirvi).

Io tavoli non ne faccio, sono asociale, un disastro nella comunicazione.

Seduto ai vostri tavoli, di danno alla causa stessa?

Comunque io niente tavoli, niente manifestazioni.

Evito l'imbarazzo, me ne sto in disparte e scrivo libri.

Da poeta seduto (al tavolo o al computer) il riconoscimento alla poesia in movimento che batte le strade (l'idea da un film con Al Pacino “Sea of love”).

La poesia più vera in chi agisce e si muove (radicale o no).

La poesia anche in chi vegeta sul suo verso (io per esempio, assolutamente sedentario).

Di respiro più forte in chi batte il marciapiede di ogni altro cuore possibile a cercare sguardo, attenzione, sostegno o conforto.

Io vi riconosco quale poesia a tutti gli effetti, una poesia alta e vitale, degna di esplicita adesione al suo verso.

Ho pensato anche (ho molta fantasia e pensieri assurdi) perché non mandare la sintesi di un'azione, un'argomentazione, una battaglia politica o altre cose fatte ad un premio letterario di fantasia.
Ho un'inclinazione satirica assai pronunciata.

Non una poesia su di una tematica radicale, mandarci la propria vita, l'essere radicale.

Poi, ovvio è impossibile (fantasie).

Nella sostanza, sarebbe (teoricamente) pure interessante perché è vero.

Interessante per qualche intellettuale della giuria come variazione su cos'è la poesia?

E' la forma che inibisce in partenza, vogliono poesie con tante righe, carattere 12 ecc...

Però, la sostanza, quella c'è.

Qualche premio letterario (di quelli innovativi) potrebbe pure prenderci in considerazione, sorridere all'idea di fare qualcosa di originale, essere tentato di consegnarvi una menzione perché...
Perché sì.

Però è solo un sogno, un'idea di uno che il suo tempo libero lo dedica esclusivamente alle sue masturbazioni cerebrali.

Poi, un'altra idea, come fosse una sana provocazione, fare un comunicato in cui si chiede ai premi letterari un riconoscimento ufficiale in quanto poesia particolare, sul campo e autentica poesia in movimento.

Poi, ecco la vera idea, quella buona! (tutto in poche ore)

Fare tavoli per il prossimo referendum sul finanziamento pubblico dei partiti (o qualsiasi altra campagna o manifestazione) presentandosi quale poesia sotto sembianze umane e radicali.

Poesia in movimento s'intende, realistico nel battere le strade.

Il premio letterario, più ambito e più gradito, il riconoscimento quale poesia, a venire da un'iscrizione, una firma, un bacio, uno sguardo non più distratto, pure l'entrare altrui in questa forma di poesia, a farsi a sua volta poesia?

Tutto questo sarebbe interessante in ogni occasione di vita radicale.

Però, a farlo in una campagna sul finanziamento pubblico ai partiti, la poesia radicale a risaltare in tutta la sua bellezza.

In altro inserimento sul forum di Radicali Italiani e pure su quello di Veneto Radicale, io proponevo anche un'azione che non è da considerare obiezione fiscale (OLC) e che si concentra sul dopo-referendum.

In altro inserimento sui due forum proporrò una sinergia con l'Anagrafe pubblica degli eletti.
Idea che avrà pregi e difetti, cosa a contare di più non saprei.

Io propongo tutto, poi fate voi, a discuterne.

Quel che volevo dire, messa così la questione, tra i soldi, le convenienze, gli interessi e quello che non si vuole mollare, la poesia radicale pure dirompente?

Il volgare contrapposto al sublime in una battaglia di ideali?

L'idea del radicale quale poesia (in Italia) sempre valida, però in tale ambito ad apparire indiscutibile?

Potete apparire ridicoli o ingenui, illusi, folli o sognatori, tutto questo lo siete.

Ridono di voi, scuotono la testa e vanno oltre?

Forse, lo fanno anche con me, senza che io lo sappia?

Perché io pure sono tutto questo.

La poesia non si cura di questi dettagli irrilevanti, pone il cuore a sé avanti e prosegue il cammino.

L'idea del premio letterario poi, il più prestigioso voi stessi a dichiararlo nel consenso di persone dalle opinioni a voi più avverse.

Il Premio Montale o altri che non mi vengono in mente, ad essere nel cattolico o comunista o chiunque altro, di quelli duri e ostili però a dire: cazzo, non la penso come voi, però gli altri fanno politica, voi fate poesia. Ciao Dario

 

Dario Schonberg