Ferragosto in Carcere – edizione 2010
I radicali veronesi aderiscono alla seconda edizione dell’iniziativa “Ferragosto in carcere” organizzata da Radicali Italiani in collaborazione con 250 tra parlamentari, europarlamentari e consiglieri regionali.
Domenica 15 agosto, giorno di Ferragosto, dalle ore 10 una delegazione composta dalla Sen. Garavaglia (PD), dall’On. Dal Moro (PD) e da Leonardo Scandola (Radicali Italiani) effettuerà una visita ispettiva presso la struttura penitenziaria di Montorio (Verona), così da accertare le condizioni di vita dei detenuti e quelle lavorative del personale impiegato in suddetta struttura.
In tale occasione verrà anche annunciata alla stampa la prossima nascita dell’Associazione Radicali Verona, la quale verrà intitolata ad Aldo Bianzino, vittima come Stefano Cucchi di violenze subite in carcere tali da causarne la morte. Ad oggi il caso Bianzino rimane un caso eblematico non solo per la sua gravità, ma anche per il come sia passato inosservato ai media e alle istituzioni.
Dall’inizio dell’anno i suicidi in carcere sono stati 40, ai quali vanno aggiunti i suicidi di 4 agenti di polizia penitenziaria e quello del Provveditore alle carceri della Calabria, Paolo Quattrone. La popolazione carceraria ammonta a 68206 detenuti, ben 20000 oltre il limite imposto dalla legge. Tutto ciò rappresenta solo un triste segnale della drammatica situazione in cui versano le carceri italiane: sovraffollate, disumane, illegali. Proprio a tal proposito lo scorso anno la Corte europea dei diritti dell’uomo condannò l’Italia a risarcire un ex detenuto bosniaco, costretto a vivere in cella con altre 5 persone e disponendo così di soli 2,7 metri quadri entro i quali trascorrere le 18 ore giornaliere di cella, superficie ben inferiore ai 7 metri quadri minimi stabili dal Comitato internazionale per la prevenzione della tortura.
L’Associazione Radicali Verona – Aldo Bianzino, che terrà la propria assemblea costitutiva il 23 agosto, avrà tra i suoi compiti principali anche quello di vigilare sulla situazione delle carceri, in particolare quello di Verona, nella convinzione che il tema giustizia dovrebbe essere sì in cima all’agenda politica, ma mirando innanzitutto a garantire il rispetto dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti e al fornire i mezzi necessari affinché, nelle nostre carceri, si arrivi ad irrogare una pena che sia, come prescrive la Costituzione, rieducativa e non un semplice “parcheggio” per soggetti considerati più o meno pericolosi, spesso tossicodipendenti o extracomunitari.
Fonte: http://www.radicaliverona.it/?p=39
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