Una politica Radicale: oltre il carcere, oltre la “pena”
Una politica Radicale: oltre il carcere, oltre la “pena”
Roma, 11 marzo 2016, ore 15,00
Sala Salvadori di Montecitorio
L’istituzione “storica” carcere, a circa quattrocento anni dalla sua introduzione quale modalità di risposta sociale a comportamenti qualificati come “criminali” o devianti rispetto alle esigenze avvertite dalla collettività organizzata, mostra una sempre più accentuata inadeguatezza.
Reagire in modo razionale al “delitto”, come imposto dalla carte costituzionali che suggeriscono “sistemi puntivi” finalizzati ad evitare la reiterazione del reato più che a realizzare vendette pubbliche o private, vuol dire mettere in campo strumenti riparatori utili a ristorare le “vittime” ed a promuovere l’ abbandono del “reato” attraverso percorsi e modalità ben diverse dalla “prigionia del corpo”, nella quale si sostanzia il modello “carcerario”.
E’ un lungo e difficile cammino di conquista di una “radicalmente” diversa civiltà del diritto penale che Radicali Italiani avvia in una discussione che vede il confronto tra operatori del diritto (magistrati e avvocati) e studiosi della materia.
Introduce:
Riccardo Magi, Segretario Nazionale di Radicali Italiani;
Modera:
Michele Capano, Direzione di Radicali Italiani
Intervengono:
- Gherardo Colombo, ex magistrato;
- Silvia Cecchi, Sostituto Procuratore della Repubblica, coautrice di “Partire dalla pena, il tramonto del carcere”;
- Antonio Cavaliere, Professore Ordinario di diritto penale presso l' Università degli studi "Federico II" di Napoli;
- Rita Bernardini, già Deputata radicale;
Conclude:
Fabio Massimo Nicosia, avvocato
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