Traffico di organi in Cina: conferenza a Ginevra

17/12/2012 - 15:00

 

Roma / Ginevra, 17 dicembre 2012 – In Cina si può ottenere un organo umano per un trapianto in 1 o 2 settimane – cosa impensabile in Europa o negli Stati Uniti. Sembra che in Cina si disponga di una banca degli organi pressoché illimitata. Da dove provengono? Un’ONG internazionale di medici, insieme con il Partito Radicale e con altre organizzazioni, ha lanciato un appello all’Alto Commissario per i Diritti Umani dell’ONU perché in Cina si svolga un’inchiesta internazionale indipendente su questa materia.
 
DOCTORS AGAINST FORCED ORGAN HARVESTING e il PARTITO RADICALE NONVIOLENTO, TRANSNAZIONALE E TRANSPARTITO, promotori dell’appello all’Alto Commissario per i Diritti Umani dell’ONU,
presenteranno l’iniziativa in una conferenza stampa lunedì 17 dicembre (ore 15-17) a Ginevra, nella Sala Wagner dell’Hôtel Métropole (Rue du Rhône).
 
Interventi:
Damon Noto, medico, portavoce di Doctors Against Forced Organ Harvesting
Marco Perduca, senatore e vicepresidente del senato del Partito Radicale
Antonio Stango, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale
Mauro Poggia, consigliere nazionale al Parlamento Federale svizzero, deputato al Grand Conseil di Ginevra e avvocato
David Matas, attivista per i diritti umani, autore del rapporto “Bloody Harvest” e co-autore del libro “State Organs”
Philipe Morel, deputato del Grand Conseil di Ginevra, vicepresidente della Fondation SwissTransplant e medico primario del Servizio di chirurgia viscerale
Marc Falquet, deputato e presidente della Commissione dei Diritti Umani del Grand Conseil di Ginevra
Arne Schwarz, co-autore del libro “State Organs”
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