Taranto - Visita ispettiva alla casa circondariale e conferenza stampa di Rita Bernardini e Maurizio Bolognetti
20/08/2012 - 12:00
“Interrompere la flagranza di reato contro i diritti umani e la Costituzione”(M.Pannella)
“Amnistia per la Repubblica”
Taranto
Lunedì 20 agosto
Ore 12.00
Fuori all’ingresso della casa circondariale ubicata in Via Carmelo Magli
Conferenza stampa
Di
Rita Bernardini
Deputata radicale(membro della Commissione Giustizia)
Maurizio Bolognetti
Direzione nazionale Radicali Italiani e Segretario Radicali Lucani
Taranto – Lunedì 20 agosto, alle ore 12.00, Rita Bernardini(deputata radicale e membro della Commissione giustizia) e Maurizio Bolognetti(Direzione Nazionale Radicali Italiani) terranno una conferenza stampa per fare il punto sull’iniziativa radicale finalizzata ad ottenere un provvedimento di Amnistia, che come ha più volte ripetuto Marco Pannella nell’Italia che da oltre trent’anni viola impunemente la Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e il dettato costituzionale è di per sé, una irrinunciabile riforma strutturale utile a ripristinare il rispetto dello Stato di diritto, del diritto e dei diritti umani. Nel corso dell’incontro con la stampa verrà illustrato il contenuto della lettera/appello rivolta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da oltre 120 costituzionalisti e penalisti. Nella lettera, redatta dal Prof. Andrea Pugiotto e promossa dal Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, si chiede al Presidente della Repubblica, in qualità di garante della legalità costituzionale, di inviare un messaggio alle Camere “affinché il Parlamento eserciti finalmente le proprie prerogative per dare una contestuale risposta, concreta e non più dilazionabile, sia alla crisi della giustizia italiana, che al suo più drammatico punto di ricaduta: le carceri”. I firmatari dell’appello hanno tra l’altro scritto che occorre “trasformare la crisi della giustizia e delle carceri in una opportunità di cambiamento strutturale” e che affrontare la questione giustizia-carceri “è, per il Parlamento, un vero e proprio obbligo costituzionale”.
P.S.
Gioverà ricordare quanto un anno fa ebbero a scrivere i direttori penitenziari del Si.Di.PE: “Siamo stati, in verità, ricacciati negli angoli più bui di uno Stato che non sembra in grado di mantenere fede agli impegni ed alle promesse solenni celebrate nelle sue leggi”.
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