Ostia: la primavera del litorale di Roma è in mano a istituzioni e cittadini. Conferenza stampa itinerante di Radicali Roma tra gli abusi del lungomuro

29/03/2015 - 16:30

 Ostia: la primavera del litorale di Roma è in mano a istituzioni e cittadini. Conferenza stampa itinerante di Radicali Roma tra gli abusi del lungomuro

Domenica 29 marzo conferenza stampa itinerante che partirà alle 16,30 dal pontile dei Ravennati

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere comunale eletto nella lista civica Marino, Presidente di Radicali italiani e di Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma

La situazione del litorale di Ostia obbliga politica, magistratura e forze dell’ordine ad intervenire immediatamente per il ripristino della legalità. Nessun potere democratico e dello Stato può tirarsi fuori o rimanere isolato. Ricordiamo che dopo 20 anni gli unici varchi aperti sono i due passaggi sul pontile, con un intervento delle forze dell’ordine seguito all’esposto presentato dai Radicali alla Procura di Roma, e sottoscritto da decine di cittadini, nel quale si denunciava lo stato del lungomare. Un'azione, quella dell’ottobre 2013, organizzata saggiamente durante le prime ore del giorno e alla presenza di nuclei per operazioni speciali, per impedire l’ostruzionismo anche fisico che aveva bloccato i tentativi precedenti.  Un rafforzamento della presenza dello Stato dunque, potrà certamente essere utile se - come intende l’assessore Sabella - finalmente si sceglierà la via del rispetto della legge.
Ma l'occasione di far rifiorire Ostia è nelle mani della politica, quindi delle istituzioni, e dei cittadini.

Sono due le questioni che porremmo domani, domenica 29 marzo in una conferenza stampa itinerante che partirà alle 16,30 dal pontile dei Ravennati per mostrare ai giornalisti le violazioni più gravi che impongono provvedimenti descritti dalla legge.

La prima riguarda il libero accesso al mare. Le normative vigenti obbligano ogni concessionario a garantire l’accesso alla spiaggia a prescindere dalla stagione e dagli orari di apertura dei servizi. E' dunque necessario che quest'obbligo sia chiaramente indicato nell'ordinanza che il sindaco si appresta in vista della prossima stagione balneare. È indispensabile, inoltre, che l'amministrazione passi al vaglio tutte le concessioni e le planimetrie, provvedendo a revocare quelle che risultino irregolari.

La seconda questione riguarda l’arretratezza della Capitale rispetto alle obblighi Comunitari. Durante il pomeriggio sul pontile saranno raccolte infatti le firme per una petizione al Parlamento europeo (strumento previsto dal trattato sul funzionamento dell'Unione europea) per palese violazione della direttiva Bolkestein che all’art. 12 prevede come le concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa debbano essere messe a bando di gara pubblica per essere assegnate e che non possano essere rinnovate automaticamente favorendo il concessionario uscente.

L'illegalità e i soprusi dei concessionari balneari colpiscono i cittadini, i turisti e gli altri operatori del lido di Roma. Abbattere il "lungomuro" è l'unico modo per far rifiorire Ostia.

 

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