Per la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili: si al diritto, no all'impunità
Verso la Giornata Mondiale della Tolleranza Zero contro le MGF.
Dopo oltre dieci anni di campagna a tutti i livelli condotta dall'associazione radicale Non c'è Pace Senza Giustizia e dalla Coalizione di Ong BanFGM, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato, il 20 dicembre scorso, la storica Risoluzione per la messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili (A/RES/67/146). La sua adozione riflette l'intesa della comunità internazionale nel definire le MGF una violazione dei diritti umani da combattersi con "tutte le misure necessarie, incluse la promulgazione e l'applicazione di leggi che proibiscano le MGF, proteggano donne e bambine da questa forma di violenza, e mettano fine all'impunità di chi le pratica".
Questa conquista di civiltà è motivo di orgoglio per tutti coloro - attivisti, ong, governi, parlamenti e media - che si sono mobilitati dal 2000 ad oggi per raggiungere questo risultato. Per Emma Bonino, Vice Presidente del Senato e fondatrice di Non c'è Pace senza Giustizia, "la Risoluzione è una tappa fondamentale perché porta la questione sul piano dei diritti della persona in un contesto giuridico internazionale. Ora si tratta di fare in modo che diventi anche un utile strumento di lotta alle MGF e trovi quindi concreta applicazione da parte degli Stati, a partire da quelli dove questo fenomeno è praticato". Secondo dati dell'Onu, nel 2013 sono 3 milioni le bambine africane che rischiano la mutilazione.
Proprio per assicurare che la Risoluzione non rimanga una mera dichiarazione di principio ma che venga applicata e rispettata ovunque, Non c'è Pace senza Giustizia, con il sostegno del Ministero degli Esteri e dell'ENI, ha organizzato a Roma, il 4 e il 5 febbraio, una riunione ad alto livello, ospitata dal Senato della Repubblica per la sessione inaugurale e dalla Farnesina per le conclusioni. Alla conferenza prenderanno parte, oltre a rappresentanti di governo italiani di primo piano come il Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata ed il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, anche le First Ladies del Burkina Faso e della Guinea, nonché ministri, diplomatici e attiviste provenienti da 18 paesi africani. I lavori saranno aperti presso la Sala Zuccari del Senato, lunedì 4 febbraio, dal Presidente del Senato, Renato Schifani, e dal Presidente del Consiglio, Mario Monti.
L'evento sarà un'occasione per celebrare la Risoluzione alla vigilia del 6 febbraio, Giornata Mondiale della Tolleranza Zero contro le MGF, e per discutere come meglio istituire le leggi nazionali e di come promuovere la cooperazione a livello regionale ed internazionale affinché le donne e le bambine di domani siano libere dalla minaccia delle MGF.
In previsione dell'incontro, il Ministro Terzi ha ricordato come “l’Italia abbia sostenuto con forte determinazione l’impegno della comunità internazionale per l’eliminazione di una pratica atroce, profondamente lesiva della dignità della donna, e che ha co-patrocinato la Risoluzione approvata a New York, coordinando l’azione dei Paesi europei. E’ una battaglia che va condotta sino in fondo, ed è fondamentale che non vengano mai a mancare il sostegno ed il pieno coinvolgimento della società civile e delle forze politiche e parlamentari”.
- Programma provvisorio dell'evento: Italiano, Inglese, Francese
- Lista dei partecipanti
- Campagna Ban FGM
- Testo della risoluzione ONU: Inglese, Francese
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