È l’ora dell’amnistia. L’ora della Costituzione, l’ora della giustizia


21/11/2011 - 12:30

 

È l’ora dell’amnistia
L’ora della Costituzione, l’ora della giustizia

Lunedì 21 novembre, ore 12,30, presso la sede della redazione del settimanale Tempi, Corso Sempione 4, Milano, conferenza stampa di Marco Pannella e Luigi Amicone. 

La conferenza stampa sarà trasmessa in diretta da Radio Radicale e Radio Tempi (anche in streaming su www.tempi.it)

La direttiva europea 91/360 recepita dall'Italia con Ddl 534/92 e successivi (2001/88 e 2001/93) recanti modifiche sulle norme per la protezione dei suini spiega che per l'alloggiamento dei verri la superficie minima consentita è di 6 metri quadrati, ottimale, 9 metri quadrati. In Italia le persone detenute in carcere vivono spesso in spazi più angusti di quelli in cui la legge intima – pena la chiusura dei porcili – siano allevati i maiali.
Per questo la Corte Europea di Strasburgo ha più volte condannato il nostro Paese per casi come quello del detenuto Izet Sulejmanovic, recluso a Rebibbia, che per tutto il corso della pena (2002-2003) ha avuto a sua disposizione 2,7 metri quadrati.

In dieci anni questo sistema penitenziario è costato 29 miliardi di euro.

Come traino a tutte le riforme necessarie per il rilancio della società e dell'economia, cosa c’è oggi di più "prepotentemente urgente" (Giorgio Napolitano, 21 luglio 2011) per cominciare a fuoriuscire da uno stato di illegalità internazionale sul piano dell'amministrazione della giustizia in Italia, se non l'amnistia?

Il Presidente Giorgio Napolitano lo ha detto al Meeting di Rimini e lo ha confermato ricevendo al Quirinale Marco Pannella: «Alla visione del diritto e della giustizia sancita in Costituzione ripugna la condizione attuale delle carceri e dei detenuti».

L'amnistia è l'unico strumento tecnico per interrompere la flagranza del delitto che si compie in Italia contro ogni diritto e contro la Costituzione.
L'obiettivo dell’amnistia è dunque irrinunciabile e attende soltanto che il Parlamento lo raggiunga ora, subito, con un voto a maggioranza costituzionale che ponga fine allo stato di messa in mora dei diritti umani vigente nel circuito penitenziario italiano

Amnistia! Per restituire umanità e legalità alle subumane e illegali condizioni in cui versano i detenuti.
Amnistia! Per costituzionalizzare la fine di un ventennio di guerra civile strisciante.
Amnistia! Perché il "governo di rasserenamento nazionale" di cui parla il Presidente del Consiglio Mario Monti si eserciti nella verità tangibile e inequivocabile di un atto immediato che ripristini in Italia i più elementari fattori di giustizia, diritto e diritti

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