Convegno petrolifero: domani volantinaggio di Bolognetti in Piazza Mario Pagano

01/12/2012 - 09:00


Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani.

Domani, bontà loro, dotti medici e sapienti siederanno attorno al capezzale della Basilicata Saudita e per la bisogna hanno convocato anche il Ministro dell’Industria Corrado Clini(non è un refuso). Tre giorni di convegno dal titolo fin troppo eloquente anche alla luce della recente bocciatura della cosiddetta moratoria petrolifera: “Ricerca, sviluppo ed utilizzo delle fonti fossili”. Altrettanto eloquente l’elenco dei patrocinanti e degli sponsor, tra i quali troviamo Confindustria Basilicata, Fondazione Mattei, Assomineraria, Medoil gas, Apennine Energy. Voci fuori dal coro come quelle del Prof. Ortolani o del prof. Seeber non ne sentiremo, ma siamo altrettanto certi, considerando le menti raffinate con cui ci confrontiamo, che qualcuno a cui appaltare una fasulla opposizione alla trasformazione della Lucania fenix in Hub petrolifero lo avranno di certo trovato, magari una di quelle associazioni ambientaliste che predicano bene e razzolano male.

Mancherà anche l’ottimo Scaroni, che ad ottobre, di fronte alla Commissione Industria del Senato, chiedeva “una semplificazione del quadro regolatorio, in modo da consentire le attività estrattive in particolare in quelle zone del Paese che risultano ricche di idrocarburi”.

Eppure in Basilicata a ben vedere abbiamo già semplificato moltissimo, consentendo alle fu sette sorelle di trivellare in prossimità di invasi, in zone sismiche, a rischio frana, a ridosso di centri abitati.

Ma non basta. Non bastano i circa 170mila barili al giorno che a regime estrarranno Eni-Shell e Total; l’appetito, come si suol dire, vien mangiando. E allora, mostrando qualche altro specchietto, qualche pettine e qualche perlina, e confidando sulla collaborazione di Unibas, del Gast e del fascio partitocrato-corporativo si può sempre ottenere di più.

Quanto di più? E’ presto detto. Basta farsi un giretto sul sito dell’Unmig per verificare che in questo momento sono state avanzate 17 richieste di permesso di ricerca, una richiesta di concessione di coltivazione e una richiesta di concessione di stoccaggio. Se tutto dovesse andare a buon fine, la percentuale di territorio lucano coperta da attività estrattive ammonterebbe a 6160 Kmq, su una superficie totale di circa 10mila kmq. Tradotto il 62%.

Ma visto che non vogliamo farci mancare niente, nel frattempo si è aperto anche il fronte marino con le richieste riguardati la fascia jonica.

Dal 24 ottobre, come è noto, sto sostenendo l’iniziativa nonviolenta condotta da Rita Bernardini e Irene testa finalizzata a ribadire la necessità di un provvedimento di amnistia che ponga subito fine all’illegalità in cui versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria.

A questo obiettivo ne aggiungo un altro: la richiesta alla Regione Basilicata di onorare quanto previsto dalle leggi della Repubblica e segnatamente dal “Decreto Ronchi” e dal codice per l’Ambiente: la creazione di una “Anagrafe dei siti da bonificare” e la messa in rete della stessa, affinché ne venga favorita la conoscenza.

Intanto, domani a partire dalle ore nove, proverò a “patrocinare” il convegno sullo sviluppo e l’utilizzo delle fonti fossili, attraverso un volantinaggio fuori all’ingresso del Teatro Stabile di Potenza. Spero di poter consegnare una copia del volantino al Ministro Clini. Notoriamente non posso contare sulle fondazioni campan-palermitane che hanno sponsorizzato il “Manifesto per il sud” del Ministro Passera, ma spero che almeno mi sarà consentito di manifestare il mio dissenso rispetto a quanto qualcuno vorrebbe prefigurare quale futuro di una regione che era e resta una delle più povere d’Italia.

SEGUICI
SU
FACEBOOK