Conferenza stampa sabato 6 agosto 2011 ore 11 Hotel Nazionale dei gruppi di opposizione al Consiglio regionale del Lazio

06/08/2011 - 11:00

 

Invito conferenza stampa sabato 6 agosto 2011 ore 11 Hotel Nazionale dei gruppi di opposizione al Consiglio regionale del Lazio 
Sabato 6 agosto 2011 alle ore 11 presso l’Hotel Nazionale (Piazza Montecitorio – Roma), i gruppi consiliari Lista Bonino Pannella – Federalisti Europei, Partito Democratico, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Partito Socialista italiano, Verdi, Lista Civica per Bonino e Api, terranno una conferenza stampa sulla gravità della situazione determinatasi al Consiglio Regionale del Lazio. 
Testo letto venerdì 5 agosto notte in aula da Giuseppe Rossodivita,  Capogruppo della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, anche a nome dei Gruppi di opposizione del Consiglio Regionale del Lazio: 
A nome dei gruppi Lista Bonino Pannella – Federalisti Europei, Partito Democratico, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Partito Socialista italiano, Verdi, Lista Civica per Bonino e Api, dichiariamo di non partecipare al voto sulla legge di assestamento di bilancio e del collegato.
La procedura adottata, consistita nel deposito di un submaxiemendamento contenente un numero imprecisato di commi che riproducono altrettanti articoli sino ad ora sconosciuti ai consiglieri regionali vorrebbe imporre esclusivamente il voto dei consiglieri senza consentire ai consiglieri regionali medesimi neppure un simulacro di discussione.
Si tratta di un numero imprecisato di norme difatti sino ad ora sconosciute.
Si tratta solo dell’ultima palese violazione del principio sancito nell’art. 25 dello Statuto della Regione Lazio e per il quale deve essere sempre assicurato l’effettivo esercizio delle prerogative dei consiglieri e dei diritti della opposizione: primo tra tutti quello di conoscere per tempo le norme sulle quali i consiglieri sono chiamati a votare.
Di fronte alle ripetute violazioni del Regolamento del Consiglio Regionale e perciò dello Statuto della Regione tra le quali vanno ancora segnalate:
- quella di sospendere le sedute per intere giornate senza nessuna preventiva riconvocazione costringendo i consiglieri a rimanere nei pressi dell’aula per decine di ore in attesa della ripresa dei lavori
- quella, consumata prima di quest’ultima sospensione dei lavori e che ha visto il Presidente negare il voto sulla proposta, avanzata da tutta l’opposizione, di spostare la trattazione delle leggi in discussione a settembre;
-quella di consentire nel corso della recente votazione del cd Piano Casa, contro il regolamento del consiglio e la prassi sino ad allora maturata, la proposizione di un submaxiemendamento della Giunta  – non preceduto da un cd maxiemendamento – peraltro su una legge di settore;
- quella di consentire sempre nel corso della recente votazione del cd Piano Casa la ripetizione di una votazione su un articolo di legge su cui l’Aula si era già espressa votando un emendamento che aveva soppresso lo stesso articolo su cui poi si è consentita la ripetizione della votazione
Di fronte alla arroganza e alla protervia dimostrata con la ripetuta violazione delle regole che dovrebbero presiedere i lavori del consiglio regionale dove siedono gli eletti dei cittadini del Lazio, non potremo far altro che assumere tutte le iniziative necessarie ed utili per difendere l’unico ed ultimo baluardo che si frappone alla legge del più forte, che si traduce in ultimo nella negazione stessa dell’esistenza di qualsiasi regola.
Nel preannunciare sin da ora che la gravità della situazione impone di rivolgersi, a seguito dell’acquisizione di pareri di giuristi autorevoli ed indipendenti,  al Capo dello Stato, alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo alla quale verrà sottoposto il Caso del Consiglio Regionale del Lazio ed in ultimo, ma non per ultimo, all’opinione pubblica per consentire alla stessa di conoscere per deliberare, si ribadisce che non parteciperemo al voto.
 

 

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