“Commercio letale”: Come un Paese abolizionista collabora alla pratica della pena di morte negli Stati Uniti

02/12/2010 - 11:00

 

COMUNICATO STAMPA
 
NESSUNO TOCCHI CAINO e REPRIEVE
 
presentano
 
“COMMERCIO LETALE”
Come un Paese abolizionista collabora alla pratica della pena di morte negli Stati Uniti
 
 
GIOVEDI’ 2 DICEMBRE 2010 – ORE 11
Via di Torre Argentina 76
Roma
 
Intervengono:
 
SANDRA BABCOCK, Avvocato, Esperta in casi capitali, USA
MAYA FOA, Rappresentante di Reprieve, UK
LIVIA FIRTH, Ambasciatrice di Reprieve contro la pena di morte, UK
OLIVIERO TOSCANI, Fotografo, autore della Campagna “We, on death row”
SERGIO D’ELIA,Segretario di Nessuno tocchi Caino
ELISABETTA ZAMPARUTTI, Deputata Radicale e Tesoriera di Nessuno tocchi Caino
ANGELO BONELLI, Presidente Nazionale Verdi
 
Saranno presenti inoltre l’avvocato Joseph Margulies del McArthur Justice Center, che difende detenuti nel braccio della morte, parlamentari, rappresentanti di organizzazioni non governative e artisti impegnati nella campagna per la moratoria universale delle esecuzioni capitali.
 
Nel corso della Conferenza Stampa verranno presentati il dossier “Commercio Letale” e le iniziative parlamentari, legali e di opinione pubblica in corso in Italia e nel Regno Unito, volte a bloccare l’esportazione negli Stati Uniti del Sodio Tiopentale (Pentotal), il barbiturico presente in tutti i protocolli di iniezione letale dei vari stati americani.
 
Dopo l’esecuzione in Arizona di Jeffrey Landrigan, avvenuta il 25 ottobre scorso con il farmaco letale importato dal Regno Unito, Reprieve ha intrapreso un’azione legale volta a evitare che il Pentotal britannico sia nuovamente esportato per l’esecuzione di altri detenuti americani.
Analoghe iniziative sono state avviate in Italia, dove la Hospira Spa, una casa farmaceutica con base a Liscate, in provincia di Milano, è stata incaricata dalla casa madre americana, con base a Lake Forrest in Illinois, di produrre il Sodium Thiopental da destinare ai penitenziari americani.
 
Paesi abolizionisti come Italia e Regno Unito, mentre sono impegnati all’ONU per la Moratoria universale delle esecuzioni capitali, rischiano di rendersi complici della pena di morte negli Stati Uniti dove la carenza di veleno per l’iniezione letale sta determinando una moratoria di fatto delle esecuzioni.
 
SEGUICI
SU
FACEBOOK