Il documento reso pubblico dai radicali

NOVEMBRE 1985: LA “GRANDE AMMUCCHIATA” DEI PARTITI CREMONESI SI GENUFLETTE A GHEDDAFI E AL GOVERNO LIBICO. TUTTI MENO I RADICALI.
Nel corso del Consiglio comunale del 25.11.1985 i gruppi DC, PCI, PSI, PRI, PLI e MSI approvano l’Ordine del giorno relativo al rinnovo della concessione e alla ripresa dell’'attività della Raffineria Tamoil. L’'unico voto contrario quello del consigliere dei “Verdi”, la radicale Elena Ginestri. Di seguito, la sintesi delle dichiarazioni dei principali esponenti politici.

- Sindaco Renzo Zaffanella (PSI): “Con un telex il presidente dell’industria petrolifera, Angelo Pileri, ha chiesto nei giorni scorsi la disponibilit del comune al rinnovo della concessione e ad alcuni interventi. Attendono le nostre decisioni entro oggi… La giunta ha esaminato la richiesta della Tamoil ed ha ritenuto necessario proporre un ordine del giorno da inviare al presidente dell’industria petrolifera nel quale si prenda atto con soddisfazione della ripresa dell’attivit ed ai fini di garantire continuit si esprime disponibilit al rinnovo della concessione e ad esaminare favorevolmente le richieste di ammodernamento tecnologico ed ecologico inoltrate”.
- Capogruppo Vincenzo Vernaschi(DC): “Stasera siamo chiamati a valutare il problema della Tamoil con realismo: o il consiglio comunale si esprime favorevolmente al rinnovo della concessione o viene vanificato quanto stato fatto finora per la ripresa dell’attivit”.
- Capogruppo Giuseppe Azzoni (PCI): “Sarebbe stato un colpo durissimo per l’economia cremonese un esito negativo della vicenda. Auspichiamo un pronto ripristino dell’attivit produttiva e anche noi siamo chiamati a dare un parere per favorire questa ripresa”.
- Capogruppo Enrico Vidali (PSI): “Come gruppo socialista vogliamo la sopravvivenza della Tamoil, quindi siamo favorevoli al rinnovo della concessione, pur se avremmo preferito un insediamento meno problematico per l’ambiente”.
- Consigliere Agostino Vargas (MSI): esprime l’adesione all’ordine del giorno della giunta, pur consapevole dei problemi ecologici che la Tamoil provoca.
- Consigliere Giuseppe Ghizzoni (PRI): “siamo favorevoli alla presenza di questa struttura e a tutte le misure che rendano compatibili la struttura stessa al citt”.
- Consigliere Elena Ginestri (Verdi): esprime parere contrario al rinnovo della concessione e, nel contempo, chiede un rilevamento dei livelli d’inquinamento, la redazione di un piano d’emergenza e l’inserimento della raffineria in un anello di vegetazione.

NOTA: Nel 1985 Tamoil Italia S.p.A. viene posta in vendita. Una banca d’investimento rileva la societ e, successivamente, cede il pacchetto di maggioranza a societ finanziarie che agiscono per conto del Governo libico e, in particolare, della famiglia Gheddafi.

Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1669

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