XX settembre (video) Radicali: denunciata la grave opera di revisione storica. il Segretario Staderini identificato preventivamente, e poi fermati i radicali. A Rovasio impedito di consegnare a Bertone il libro di Ernesto Rossi ‘Il sillabo e dopo’

Questa mattina Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, Sergio Rovasio, Segretario dell’Associazione radicale certi diritti, Diego Galli, responsabile di Radioradicale.it, Riccardo Magi, Segretario di Radicali Roma si sono recati alla celebrazione ufficiale del XX settembre, dove erano presenti i rappresentanti di molte istituzioni italiane e un centinaio di cittadini.
Mentre assisteva alle celebrazioni, senza che nulla fosse accaduto, il Segretario di Radicali Italiani Staderini e Pier Paolo Segneri, militante radicale, sono stati fermati e identificati dagli agenti della Digos che non hanno fornito alcuna spiegazione a riguardo.
Solo dopo, al termine del programma previsto, rivolto al Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Bertone, che lo stava ascoltando, Sergio Rovasio ha mostrato, per fargliene dono, il libro di Ernesto Rossi, “Il Sillabo e dopo” , che gli è stato immediatamente sequestrato dalle forze dell’ordine, mentre gli altri Radicali scandivano la frase “Vaticano e Partitocrazia, serve una nuova Porta Pia”. Gli agenti presenti hanno circondato i Radicali, dopo averli fermati, li hanno identificati.
Dichiarazione di Mario Staderini e Sergio Rovasio:
“ In nome dell’Unità d’Italia si è completata oggi una operazione di revisione storica volta a cancellare il vero significato del XX settembre, evento che ha segnato il mondo contemporaneo aprendo alla libertà di coscienza e di opinione.
Anziché il rappresentante di uno Stato che fa dell’assolutismo e dell’intolleranza una bandiera, sarebbe stato più utile sentire la voce della comunità ebraica, che con Porta Pia celebrò la fine del Ghetto cui lo Stato pontificio l’aveva ridotta.
Il potere temporale di oggi si chiama Vaticano, con i suoi sterminati interessi finanziari, economici e immobiliari, a cui si appoggia la partitocrazia italiana per continuare ad evitare di rendere conto al popolo italiano dei sessant’anni in cui ha rubato tutto, compresa democrazia e Stato di diritto.
Fa paura un regime che teme che il dissenso possa essere conosciuto, tanto da arrivare a controlli editoriali, identificazioni preventive e a mettere all’Indice il libro dell’antifascista Ernesto Rossi. “
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